Il Comune di Serravalle Scrivia condannato a risarcire gli abitanti di Ca del sole vittime dell’alluvione del 2014. In nove si erano rivolti al giudice dopo che i loro garage e le loro cantine erano state allagate dai rigurgiti provenienti dagli scarichi delle fogne, costruite, secondo quanto stabilito dal perito nominato dal giudice, con una pendenza sbagliata e con gli allacci privati mal funzionanti. Gli abitanti ci avevano rimesso automobili, arredi, elettrodomestici. Un evento già avvenuto in passato ma che in quell’occasione ebbe conseguenze particolarmente pesanti. La causa intentata contro il Comune chiedeva un risarcimento di 400 mila euro ma inizialmente anche un intervento di sistemazione della condotta, proposta, quest’ultima, accolta dal tribunale negli anni scorsi in fase cautelare. L’amministrazione comunale fece quindi rifare la fognatura con una spesa di alcune centinaia di migliaia di euro. Il giudice nelle settimane scorse ha ritenuto il Comune responsabile di tutto il sistema fognario, sul quale avrebbe dovuto vigilare, così come sugli allacci privati.

il sindaco, Alberto Carbone

Gli avvocati dell’ente ritenevano invece che al Comune non possono essere addebitati i difetti realizzativi della fognatura e che le piogge del 2014 erano eccezionali, tesi respinte dal tribunale. Alla fine, i nove ricorrenti saranno risarciti con 183 mila euro, dei quali circa 40 mila riferiti alle spese legali. La giunta comunale ha preferito non proporre appello temendo una condanna più pesante così la sentenza è diventata definitiva nei giorni scorsi. “Tra la somma stabilita dal giudice e quella spesa per rifare la fogna – commenta il consigliere di opposizione Walter Zerbo – i serravallesi ci rimettono centinaia di migliaia di euro quando sarebbe bastato fare le dovute verifiche sulla pendenza di quella tubazione”. Il sindaco Alberto Carbone non rilascia dichiarazioni.