Una veduta della città di Gavi dal Forte
Gavi: ci sono località e frazioni in difficoltà con il segnale

In un anno circa Gavi è arrivato all’81% di raccolta differenziata. Grazie al nuovo servizio porta a porta organizzato da Gestione ambiente la percentuale di spazzatura che finisce in discarica si è ridotta al 20% e con essa i costi per lo smaltimento. Con la nuova amministrazione comunale in carica da settembre 2020 è stato possibile portare il Comune più importante della Val Lemme quasi al pari di chi pratica il porta a porta da circa due anni, come Francavilla Bisio, dove la differenziata sfiora il 90%. Prima del 2020 le precedenti amministrazioni targate Albano avevano osteggiato la raccolta differenziata, sostenendo che la conformazione del centro storico avrebbe impedito di attuarla. Una posizione che ha causato multe salate, fino a 100 mila euro, al Comune a causa delle ridotte percentuali di differenziata. Nel 2008 il Consorzio servizio rifiuti (Csr) di Novi Ligure minacciò il Comune di espulsione se non avesse avviato almeno in minima parte il servizio, poi partito in maniera molto blanda solo in alcune zone del territorio comunale. Anche grazie a questi risultati, per il 2022 non ci saranno aumenti nella Tari, se non minimi. Il Comune, utilizzando fondi per il Covid e altri soldi comunali, è riuscito a evitare gli annunciati incrementi della tariffa rifiuti. “Si tratterà solo di 1 o 2 euro per alcuni e addirittura di riduzioni per altre categorie – spiega il sindaco, Carlo Massa -. I timori maggiori riguardavano i negozi di ortofrutta, i bar e i ristoranti. Per il 2023 valuteremo la situazione con Gestione Ambiente”. Negli altri Comuni servizi da Gestione ambiente quest’anno entra in vigore il nuovo sistema di tariffazione che prevede il pagamento della parte fissa della tariffa in base al numero di componenti del nucleo familiare e non più in base metri quadrati della casa. Sulla carta, un sistema più equo.