Gianni Chiapella: “Porterò un parco acquatico tra Novi e Serravalle”

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“Porterò un grande parco acquatico a Serravalle, nella zona dei centri commerciali”-.

Questa è almeno la promessa dell’operatore immobiliare novese Gianni Chiapella, mediatore tra una multinazionale estera, specializzata nel settore degli “acquapark”, i proprietari dei terreni dietro l’Outlet e tutte le figure coinvolte in una complessa operazione da circa 100 milioni di euro. Chiapella, personaggio molto noto nell’ambiente immobiliare, con interessi in Italia e Francia (Costa Azzurra)., è un volto molto conosciuto  sul territorio, in quanto negli anni ’70, allora giovanissimo, era considerato il “Bob Dylan” della zona. Con chitarra acustica, voce e armonica, era solito aprire i concerti dei big della musica Rock. Memorabile il supporto alla performance degli Area di Demetrio Stratos al parco Castello, nell’estate del 1976. La vita, però, professionalmente lo ha portato in un primo momento ad intraprendere la professione in campo edilizio, settore marmi, e da 20 anni a questa parte nel ramo immobiliare.

“Adesso la chitarra la suono solo per gli amici – dice Chiapella – e purtroppo poco, perché il lavoro mi obbliga a tante trasferte. Nel caso che ci interessa, sono stato contattato diverso tempo fa, per organizzare lo studio di fattibilità di un parco acquatico nella zona Outlet. Così, in questi mesi, ho avuto incontri con i proprietari dei terreni interessati e proprio negli ultimi giorni abbiamo ultimato i sopralluoghi”-.

Capofila dei proprietari è la signora Pina Magrì, appartenente all’aristocrazia milanese, gentildonna che in passato si è battuta molto contro l’inquinamento generato dall’Ecolibarna.

“Proprio grazie alla signora Magrì il progetto ha preso corpo – prosegue Chiapella -. Perché ha avuto l’intuizione di comprendere le enormi possibilità di sviluppo di un parco acquatico, grazie al volano turistico – economico dell’Outlet che ogni anno richiama circa 5 milioni di visitatori. Ci sono e ci sarebbero anche enormi ricadute occupazionali. Oltre ad aver partecipato in prima persona allo studio di fattibilità, la signora ha coinvolto anche gli altri proprietari terrieri. La documentazione prodotta è stata visionata da alcuni gruppi, ma uno in particolare si è dimostrato concretamente interessato. Per il momento non posso ovviamente fare nomi, ma la trattativa vive una buona fase”-.

Trattandosi di 60 ettari di terreni agricoli che sorgono alle spalle del Serravalle Designer Outlet, la trafila burocratica prevede oltre alla presentazione del progetto accompagnato dalla richiesta ufficiale, l’avallo delle amministrazione comunali interessate (variante ai rispettivi Prg), della McArthur Glen come  ente confinante, del Gruppo Praga Holding e delle autorizzazioni Aia (valutazioni di impatto ambientale).

“Occorrerà almeno un anno per ottenere le autorizzazioni necessarie e un altro per costruire l’impianto – aggiunge Chiapella -. Avendo ultimato la fase preliminare, chiederemo incontri con il gruppo Praga e le amministrazioni di Serravalle, nel cui Comune sono presenti il 90% dei terreni e con Novi per il restante 10%.”-.