La stele a ricordo di Mario Roberto Berthoud (foto dal sito chiekete.eu)

L’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) di Serravalle e Stazzano, a lui dedicata, vuole ricordare la figura di Mario Roberto Berthoud, partigiano ucciso dai nazifascisti, con un evento in programma il 27 gennaio, Giorno della memoria. In collaborazione con il Comune, l’Anpi darà evidenza al luogo dove Berthoud è stato arrestato nel dicembre del 1944, via Orti 1. dopo un mese di torture nella famigerata Casa dello studente di Genova, il calzolaio morirà il 29 gennaio 1945, senza rivelare i nomi dei partigiani ricercati dai nazifascisti. Dal sito web chiekete.eu ecco chi era Mario Roberto Berthoud: “Nel 1920 inizia il suo impegno politico militando nel movimento giovanile socialista. L’anno dopo entra in quello comunista. Dopo la “marcia su Roma”, Berthoud è tra gli antifascisti più attivi della Valle Scrivia nelle fila del Partito Comunista clandestino. Nel 1931, è arrestato e processato dal Tribunale speciale. Il dibattimento fa molto scalpore: Berthoud, insieme ad altri diciotto compagni (diciannove, a secondo delle fonti) è accusato di avere “negli anni 1930 e 1931, in Alessandria e in altre località vicine, ricostituito la Federazione provinciale comunista”. Tra gli imputati figura anche un altro serravallese, Giuseppe Bagnasco. L’accusa chiede per Berthoud quattro anni di reclusione, ridotti poi a tre.
Berthoud sconta una pena effettiva di un anno e otto mesi nello Stabilimento penale di Lecce da dove è scarcerato il 15 novembre 1932. Viene scarcerato in anticipo grazie a una amnistia concessa in occasione del decennale del Regime fascista.

dal sito chiekete.eu

Scontata la pena non rinuncia mai alle sue idee e viene costantemente controllato dai funzionari fascisti del Tribunale per la difesa dello stato.
Dopo la caduta del fascismo e l’armistizio dell’8 settembre 1943, Berthoud entra subito in contatto con i primi nuclei che stanno organizzando le formazioni partigiane, aiutando molti giovani di Serravalle a raggiungerle. Nel 1944 partecipa alla costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale di Serravalle Scrivia e organizza i collegamenti tra il CLN stesso e le formazioni partigiane della Val Borbera, mantenendo, in particolare, stretti contatti col comando della Divisione “Pinan-Cichero”, formazione per la quale svolge attività di reclutamento e di informazione, e con le formazioni che si andavano ricostituendo in Valle Lemme dopo il rastrellamento e l’eccidio della Benedicta.
Berthoud, il 28 dicembre del 1944, cade nelle mani dei fascisti delle Brigate Nere. Consegnato alle SS di Siegfred Engel e condotto a Genova, è a lungo torturato nella “Casa dello studente” e poi gettato in una cella del carcere di Marassi. Privato dai suoi aguzzini di qualsiasi assistenza medica, muore in seguito alle sevizie subite. Il suo corpo è seppellito in segreto nel cimitero di Staglieno e la famiglia riesce a recuperarlo soltanto nel dopoguerra, per inumarlo nel Mausoleo dei Caduti per la libertà di Serravalle Scrivia. A Serravalle Scrivia una delle vie principali è intitolata a Mario Roberto Berthoud; una stele è eretta in suo onore nel parco di Villa Caffarena; porta il suo nome anche la Sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Gli è riconosciuta la qualifica partigiana di Ispettore di divisione presso il Comando della Divisione garibaldina Pinan-Chicero dal gennaio 1944 sino al momento della morte”. Sempre il prossimo 27 gennaio, l’Anpi, nella biblioteca di villa Caffarena, presenterà il progetto “Pietre d’inciampo” discutendo nell’occasione della Shoah e della necessità di rendere sempre più attiva la memoria con la scrittrice Francesca Drutetti ed Enrico Ghiotto dell’Aned di Pavia. Relatore del convegno sarà Ennio Morgavi