Gli Ex Otago portano l’Appennino a Sanremo

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    Maurizio Carucci

    Ci saranno anche loro al Festival di Sanremo che si svolgerà da 5 al 9 febbraio. Stiamo parlando degli Ex Otago, una band ligure, ma anche un po’ “alessandrina”, o meglio dire valborberina,  grazie al loro frontman Maurizio Carucci, che ha scelto questo lembo di territorio che assomiglia un piccolo angolo di paradiso, per vivere con la sua compagna Martina i suoi cani i suoi asini, in una cascina dove coltiva frumento, verdura e uva in maniera naturale. Già perché Maurizio prima di tutto si definisce un “contadino”. E come dice: “Vivo in panorama aspro e emozionante, contraltare e motivo ispiratore del movimento per la valorizzazione e il presidio del territorio, che non è solo recupero agricolo, ma interscambio di emozioni, immedesimazione e filosofia di un nuovo approccio al mondo naturale, attraverso il recupero dell’agro-ambiente tradizionale ancora presente e che potrebbe tornare a nuova vita”.
    Il brano che gli Ex Otago porteranno sul palco dell’Ariston, s’intitola  “Solo una canzone”, una ballata che parla d’amore e che dopo la presentazione al festival, farà parte dell’album “Corochinato”, nome  “rubato” a un liquore genovese che si beve solo nei bar dei caruggi.

     Maurizio Carucci, insieme ai suoi compagni di avventura, (un’avventura iniziata nel 2002),  Francesco Bacci, Simone Bertuccini, Olmo Martellacci e Rachid Bouchabla, porteranno  la natura dell’Appennino al Festival più longevo della canzone italiana e lo faranno indossando simpatiche magliette che riportano una salamandra. Le magliette saranno consegnate la cantante domani martedì 22 gennaio alle 18, nelle sede dell’Ente Parco a Bosio.

    il sindaco Marco Guerrini

    Ideatori di questa  iniziativa sono alcuni personaggi del territorio: l’ architetto, Marco Guerrini, sindaco di uno dei Comuni italiani a minor densità di popolazione, appassionato di potature e piffero tradizionale che dal nulla ha stimolato la creazione di un parco naturale regionale, un Ente di gestione, quello delle Aree protette dell’Appennino piemontese, che non ci pensa due volte a fare da volano a tutti gli entusiasmi e iniziative che circolano sul territorio e un cantante – contadino che si sente a casa sua soltanto dove il vento dei crinali e il lavoro del campo e della vigna si fondono per dare vita a un suono indigeno dell’anima, una motivazione antica e modernissima al tempo stesso.
    ‘Ti sveglierai nell’indaco del mattino’, cantava il grande Faber, Fabrizio De Andrè. E allora, quale migliore araldo per l’Appennino piemontese e la sua natura straordinaria: dalla sua profumata finestra contadina, Maurizio Carucci porterà alla platea postmoderna satellitare di Sanremo un messaggio di infinito dal suo guscio di noce.

    C’è poi Dino Bianchi (Presidente Ente parco) che spiega: “L’istituzione dell’Ente Appennino piemontese ha permesso di dare maggior impulso alle politiche ambientali territoriali, potendo utilizzare per la loro promozione e valorizzazione anche nuove risorse culturali, come in questo caso…”.

    E poi Alberto Valmaggia, assessore all’Ambiente e Parchi della Regione Piemonte: “E’ anche attraverso iniziative come questa che passa la promozione del sistema delle Aree naturali protette della Regione Piemonte di cui l’Ente di gestione dell’Appennino piemontese è un tassello fondamentale”.

    Info www.areeprotetteappenninopiemontese.it tel. 0143684777