Un piano di sostegno al tessuto economico della città a seguito dell’emergenza sanitaria. Lo ha approvato la Giunta comunale venerdì e diventerà concreto non appena il decreto legge del Governo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Prevede una serie di interventi a favore della ripartenza delle attività commerciali.

«In primis – spiega il sindaco Federico Chiodi -, adottare ogni provvedimento volto ad agevolare il carico fiscale della tassa per l’occupazione di spazi e aree publiche (tosap) nei confronti delle attività economiche interessate. Non sarà richiesto il pagamento del canone per le attività che, per effetto delle disposizioni governative, non hanno lavorato, non occupando quindi il suolo pubblico. Prevista inoltre l’esenzione dal pagamento di ogni onere connesso alle nuove occupazioni di aree pubbliche richieste da ristoranti e bar, per compensare il minor uso delle superfici dei negozi per via del distanziamento interpersonale e la possibilità di estensione senza oneri aggiuntivi dei dehor già richiesti fino a cessata emergenza, per consentire una migliore organizzazione degli spazi per il rispetto delle distanze interpersonali».

Saranno snellite le procedure di istruttoria delle pratiche e il pagamento dei relativi costi esentato. Gli ampliamenti dovranno essere compatibili con il codice della strada e le norme urbanistico/edilizie. Durata e gratuità restano validi fino al termine stabilito dai provvedimenti governativi.

Nel centro storico, infine, saranno adottate specifiche limitazioni alla circolazione, anche posizionando dissuasori, se ritenute necessarie all’ampliamento dei dehor.

«Non è quello che l’Associazione Commercianti aveva chiesto, ossia di cancellare le tasse locali per tutto l’anno – dice il presidente Orlando De Luca – ma l’amministrazione comunale ha fatto il possibile per aiutare il tessuto economico della città a risollevarsi. Ci riteniamo abbastanza soddisfatti, è comunque un aiuto e per noi è prima di tutto una necessità. Speriamo di poter tornare prima possibile alla normalità e poter riprendere le attività come prima perchè così non si può andare avanti. C’è grande preoccupazione da parte nostra. Vedremo cosa succederà nell’arco di un mese, come sarà possibile operare con queste limitazioni e cosa riusciremo a fare a livello di incassi perchè le bollette da pagare ci sono lo stesso».