Nei mesi scorsi l’appello al prefetto, ora una lettera ai parlamentari. I lavoratori delle aziende del gruppo Gavio che si occupano della manutenzione e della progettazione dei lavori lungo le autostrade continuano la loro battaglia a difesa dei posti di lavoro, messi a rischio dalla necessaria liberalizzazione del sistema delle concessioni autostradali. L’obiettivo è evitare che chi gestisce una tratta autostradale continui ad assegnare alle imprese del proprio gruppo i lavori che invece dovranno essere messi a gara. Tutti o quasi, proprio qui sta il problema.

La manifestazione della scorsa estate a Tortona

I sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil da tempo chiedono che il nuovo Codice degli appalti permetta di mantenere l’occupazione e l’esperienza accumulata nel settore, difficile da ottenere se andranno a gara l’80% dei lavori. Solo il 20% sarà affidato direttamente, senza gara. Una scelta, quella del governo, che secondo i lavoratori, come si legge nella lettera inviata ai parlamentari, avrà conseguenze pesanti: “In termini numerici vorrebbe dire circa mille posti di lavoro persi nel Piemonte di cui 600 direttamente in provincia di Alessandria”. Per questo, nella lettera si chiede ai parlamentari di “sostenere l’emendamento firmato dai parlamentari Daniele Borioli e Stefano Esposito (Pd) che prevede la richiesta di modificare il codice degli Appalti per ritornare alla percentuale prevista dalla normativa europea inerenti i lavori in House, e più precisamente con il 60% dei lavori da affidare attraverso gara ed il restante 40% in affidamento diretto”.

Il blocco del casello autostradale di Tortona da parte dei lavoratori

“Questa lettera – scrivono ancora i dipendenti delle aziende Intinera, Sea, Sina e Interstrade – è un grido di allarme per evitare di essere lasciati da soli in questa battaglia. Siamo molto preoccupati per la situazione in cui verremmo a trovarci insieme alle nostre famiglie anche in considerazione del fatto che molte sono monoreddito. Il nostro è un lavoro duro e molto pericoloso, ma siamo consapevoli che ci permette di vivere dignitosamente e nel contempo di garantire quotidianamente un servizio ottimale ai cittadini. Sono ormai due anni – così si conclude la lettera – che viviamo in una situazione di paura costante di perdere il posto di lavoro e quindi, onde evitare che la nostra paura si traduca in una reale e crudele verità, siamo a ribadirvi, con la presente, di sostenere l’emendamento Borioli/Esposito per aiutarci a mantenere i nostri posti di lavoro”. La scorsa estate le maestranze avevano organizzato una manifestazione a Tortona, culminata nel blocco del casello della A7. Il governo dovrebbe valutare domani l’emendamento, l’iter parlamentare inizierà in settimana.