Gruppo Gavio, spiragli dal governo per evitare gli 800 esuberi

Stamattina incontro a Roma tra sindacati e ministri: aperture a salvaguardia delle maestranze

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Il blocco del casello autostradale di Tortona da parte dei lavoratori

L’interessamento del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda alla vicenda degli esuberi dei gestori delle autostrada sembra portare a qualche primo risultato. In ballo c’è il futuro di circa 800 lavoratori nella sola provincia di Alessandria, che salgono tra i 2mila e i 3 mila in tutta Italia.

Ministro Carlo Calenda

Il taglio al personale prospettato dal gruppo Gavio di Tortona deriva dalla nuova normativa del settore delle concessioni manutenzioni autostradali, che il governo intende liberalizzare dal prossimo anno: i concessionari non potranno più affidare alle ditte del loro gruppo i lavori lungo le autostrade, se non per il 20% al massimo, mettendo invece a gara il restante 80% dell’appalto. Itinera, Codelfa e altre aziende del gruppo tortonese rischiano grosso, soprattutto i loro dipendenti.

Il 10 luglio scorso i lavoratori tortonesi aveva bloccato il casello della A7, a Tortona, per diverse ore in segno di protesta contro gli annunciati licenziamenti.

Stamattina, a Roma, nelle sede del ministero dello Sviluppo economico (Mise) si è aperto qualche spiraglio, secondo quanto sostengono le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. Al confronto ha preso parte anche il ministero dei Trasporti, finora nel mirino dei sindacati per non aver rispettato gli accordi dei mesi scorsi per salvare i lavoratori. Nei giorni scorsi l’Anac, l’autorità anticorruzione aveva espresso un parere che andava nella direzione della tutela delle maestranze e i ministeri, secondo i sindacati, intendono proporre nella prossima legge Finanziaria “un emendamento per ottenere lo stralcio dei lavori di manutenzione dal limite per gli affidamenti diretti, e la proroga dei termini previsti dal Codice appalti”.

I ministeri, dicono ancora i sindacati, hanno fatto propria la proposta sindacale di evitare, da parte delle concessionarie, come il gruppo Gavio, interventi sui livelli occupazionali. Accordi anche sulla “volontà di trovare soluzioni concrete in grado di salvaguardare l’occupazione ma anche di garantire la qualità della progettazione e delle manutenzioni sulla rete autostradale, a beneficio di tutta la collettività e a sostegno della politica industriale del Paese”.

Un nuovo incontro è previsto a settembre.