“ I cantastorie digitali”, un progetto aperto alla creatività

Inaugurato l'Atelier digitale dell’Istituto Comprensivo Arquata Scrivia- Vignole Borbera

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Due anni esatti di lavoro, ma ora l’Atelier digitale dell’Istituto Comprensivo Arquata Scrivia- Vignole Borbera è una realtà, grazie un gruppo di insegnanti che , nel marzo 2016 , ha  partecipato e si è aggiudicato i 15mila euro messi a disposizione dal bando indetto dal Ministero, nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale.

Come funziona un atelier digitale lo ha spiegato il professor Guido Rosso, preside dell’Istituto, sabato scorso durante l’inaugurazione cui hanno partecipato gli assessori alla cultura dei comuni di Arquata e Vignole, Nicoletta Cucinella e Piera Ardrizzi, il direttore dei servizi Giancarlo Porta, i genitori, i docenti e naturalmente gli alunni, cui il progetto è dedicato,

Il dirigente ha detto che, grazie a questo ambiente, tutti gli allievi dei vari ordini di scuola e dei vari plessi avranno  l’opportunità  di imparare in un vero e proprio laboratorio del fare, dello sperimentare l’analogico attraverso la lettura dei libri nell’angolo della biblioteca così come  il digitale attraverso l’uso di tablet e Lim in un divenire continuo e costruttivo, dove l’insegnante non è più colui che trasmette sapere, ma colui che lo costruisce insieme ai suoi alunni, capace di mettersi in gioco in una nuova forma di laboratorialità disciplinare, che rappresenterà  il valore aggiunto alla strutturazione delle conoscenze.

L’insegnate Barbara Raineri , ideatrice del progetto e membro del team digitale,  ha voluto ringraziare quanti l’hanno incoraggiata e aiutata  nel dar vita a “ I cantastorie digitali “, tra loro la professoressa Brunella Beato e Magda Pedrini. La Raineri haa parlato del progetto nazionale “Nati per leggere” che da quest’anno verrà affiancato dal digitale perché se il fine è quello di creare intorno al libro una comunità che legge, di sicuro la scuola non può tralasciare le grandi opportunità offerte dalle Tic, soprattutto in materia di inclusione e integrazione scolastica, dando la possibilità agli alunni di trasformare, ideare, creare o pubblicare una storia sia in forma cartacea che digitale, anche attraverso strumenti come Cubetto, Lego, Story cubes o software come Scratch, Didalab, Lego Visualizer o quelli  in Caa (Comunicazione Aumentativa Alternativa).

Poi, sono stati proprio i bambini della scuola di Borghetto Borbera a spiegare l’utilizzo di questi strumenti insieme alla loro insegnante Milena Gennaro la quale ha definito questo ambiente di apprendimento come un vero cuore pulsante da cui ognuno può prendere spunto per sviluppare una propria idea o progetto , liberi dunque di dare spazio alla propria creatività.

Sul tema della creatività è intervenuta la professoressa d’arte Cristina Romero che ha ideato e realizzato insieme ai ragazzi un cartellone, con i disegni preparati dai bambini dei tre ordini di scuola , che racchiudesse il significato dell’Atelier come “punto d’incontro “ tra creatività e tecnologie, come luogo in cui la fantasia e il fare possono far dialogare tradizione e futuro.

A chiudere l’incontro Valeria Bisio, attuale animatrice digitale che,  con la professoressa Maria Teresa Casiello e con un gruppo di alunni della scuola secondaria di Arquata, ha eseguito alcuni brani musicali creati da loro sia in formato analogico, sia digitale sottolineando come l’Atelier creativo, pur nascendo con un format narrativo, è stato strutturato con un setting variabile, generico, orientato allo sviluppo di competenze trasversali , che punta anche su una “tinkering zone” attrezzata con stampante 3 D dove i gruppi di lavoro potranno cimentarsi per indagare e comprendere scienza, tecnologia e il mondo che li circonda.