Dal primo aprile scorso si potevano nuovamente bruciare le potature invernali degli alberi ma ieri, mercoledì 8 aprile, il divieto è nuovamente in vigore. La Regione ha infatti determinato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi sull’intero territorio regionale. Da Torino si ricorda che, “entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, sono vietate le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale e combustibile, accendere lampade cinesi, o compiere ogni altra azione operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio”.

Un mezzo dei vigili del fuoco

La Regione sottolinea l’importanza della collaborazione dei cittadini “nel segnalare tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva. Si ricorda che le violazioni di legge sono punite anche penalmente”. Un divieto che vale quindi sempre, senza eccezioni. Per qualsiasi chiarimento, rivolgersi alle stazioni dei carabinieri forestali sul territorio.