Il 2 giugno è la festa della Repubblica ma quest’anno non sono in Italia ed è il mio primo giorno di lavoro come guida turistica in Norvegia. Al mattino ripasso ancora freneticamente gli appunti accumulati durante i dieci giorni di training svolto nella seconda metà di maggio. Date, numeri, informazioni di tutti i tipi affollano la mia mente e ho paura di non essere ancora pronto. La mezzora di camminata necessaria per raggiungere il porto mi schiarisce le idee: ho studiato intensamente nelle ultime settimane, adesso devo solo mettere in pratica quanto appreso.

Controllo ancora una volta la mia uniforme dai colori norvegesi: giacca rossa, maglietta bianca e pantaloni blue navy. Ripeto mentalmente le procedure per il controllo del bus e l’accoglienza dei passeggeri ed ecco arrivare il mio gruppo: circa 30 turisti di madrelingua inglese. Per le tre ore e mezza successive mi prendo cura di loro e mostro alcuni dei posti più famosi di Tromso: il centro di allevamento dei cani da slitta, l’acquario e vari punti panoramici. Sono a mio agio col microfono in mano (le decine di presentazioni degli ultimi anni sono state utilissime a questo proposito!) e mi esprimo con scioltezza in inglese. Il tour è un successo e io tiro un grande respiro di sollievo: buona la prima!

Non c’è quasi tempo per festeggiare perché il giorno successivo mi attende il mio primo gruppo tedesco: ho qualche attimo di panico quando mi accorgo di aver “perso” due signore tedesche nella stazione della funivia…ma per fortuna le ritrovo e il resto scorre liscio! Appena tornato al porto salgo su un altro bus e, insieme a una ventina di colleghi, si parte per le Isole Lofoten. Lavoro come guida sia a Tromso sia nelle Lofoten, uno degli arcipelaghi più spettacolari al mondo. Ci vogliono quasi 8 ore per percorrere i 450 km fino a Nusfjord, un incantevole villaggio di pescatori. Poche ore di sonno e siamo di nuovo al porto, questa volta a Leknes, la “capitale” delle Lofoten.

Oggi, per la prima volta, farò la guida per un gruppo di 33 italiani. Ma a bordo ci sono anche 15 tedeschi, quindi per l’intera durata del tour (7 ore) spiego tutto sia in italiano sia in tedesco. E’ piuttosto stancante e allo stesso tempo un ottimo esercizio mentale che mi permette di mantenere una concentrazione elevata. Visitiamo il museo dello stoccafisso e la fabbrica per la produzione dell’olio di fegato di merluzzo a Å, l’ultimo villaggio dell’arcipelago. Non è facile gestire un gruppo di 50 persone ma, per fortuna, ho una validissima aiutante: Valentina, una ragazza di Asti che lavora per Costa Crociere. Tra compaesani ci si sente subito a casa e così anche questo tour si conclude con successo.

Tornando a casa (altre otto ore di bus) mi sento euforico e non riesco a dormire: sono molto contento di aver cominciato a lavorare in un contesto così interessante e insieme a dei colleghi così simpatici e divertenti. Arrivo a Tromso alle 3 del mattino e, come sempre, splende il sole. A poco a poco mi sto abituando alla vita in Norvegia, un paese davvero magnifico che avrò il piacere di conoscere meglio nei prossimi mesi!