Primavera 1944. Quel giorno, 7 aprile, era la domenica di Pasqua. Per indebolire la Resistenza, i nazisti e i fascisti fecero un imponente rastrellamento nella zona intorno al monte Tobbio qui sorgeva, la Benedicta, un ex monastero medioevale utilizzato come cascinale dove i partigiani vi avevano posto il loro comando. Ci fu uno scontro durissimo: molti partigiani morirono in combattimento, 147 partigiani furono fucilati, altri fatti prigionieri, poi fucilati, il 19 maggio al passo del Turchino, 400 partigiani furono deportati nei campi di concentramento, la cascina fatta saltare in aria dai nazifascisti.
Anche quest’anno, nonostante l’impossibilità, causa pandemia, di commemorare l’anniversario in presenza, l’Associazione Memoria della Benedicta ha organizzato la celebrazione online.
Sarà infatti possibile seguirla interamente sulla pagina Facebook ww.facebook.com/a.m.benedicta. Il collegamento inizierà alle 10.30, domenica 11 aprile.
Ecco il programma dettagliato.
– Inno della Benedicta (Dalle belle città)
– Deposizione corone d’alloro del sindaco di Bosio, Stefano Persano.
– Saluto del Presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta, senatore Daniele Borioli.
– Saluti istituzionali del presidente della Provincia di Alessandria, Gianfranco Baldi, e del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia.
– Omelia di Sua Eccellenza Vittorio Francesco Viola, Vescovo di Tortona
– Orazione ufficiale di Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi.
– A seguire lectio magistralis di:
Giovanni De Luna, I caratteri della Resistenza italiana
Guido Levi, L’eccidio della Benedicta e la Resistenza sull’appennino ligure-piemontese.
(Foto Massimo Sorlino)