Il cantiere della maxi recinzione anti-Psa partirà dall’Appennino.

Al via probabilmente fra quindici giorni, assicura la Regione, da Mongiardino e da Ponzone. Interessati 22 Comuni.

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Partirà dall’alta Val Borbera e, al contempo, dalla zona di Bric Berton, tra Ovadese e Acquese, la costruzione della recinzione anti peste suina africana. Il cantiere dovrebbe essere aperto entro quindici giorni. È quanto è emerso dall’incontro di ieri, 4 maggio, a Spinetta Marengo, nell’auditorium del Museo Marengo, organizzato dalla Regione e dalla Provincia alla presenza dei sindaci dei 22 Comuni coinvolti. La maxi barriera per contenere i cinghiali interesserà per primi i Comuni di Mongiardino Ligure e Rocchetta Ligure e, dall’altra parte della provincia, di Ponzone e Molare. Si comincerà quindi dalle aree appenniniche dove la Psa si è manifestata maggiormente superando le autostrade A26 e A7. La Regione, con l’assessore Marco Protopapa, ha assicurato che il tracciato sarà condiviso con i sindaci. Dall’Appennino la recinzione scenderà verso la pianura: dalla Val Borbera il cantiere proseguirà verso Albera Ligure, Cantalupo Ligure, Borghetto Borbera, Stazzano, Sardigliano, Cassano Spinola, Villalvernia, Tortona e Pozzolo Formigaro. Qui si congiungerà con il tracciato che da Molare proseguirà verso Cavatore, Acqui Terme, Strevi, Rivalta Bormida, Montaldo Bormida e Predosa, Fresonara e Basaluzzo. Seppure perplessi, i sindaci non si sono opposti al progetto.