La Regione diffidi il Cociv: non rispetta il piano del traffico”. La proposta sarà presentata dai 5 Stelle in Consiglio regionale con un ordine del giorno che punta a verificare l’atteggiamento della giunta Cirio su rispetto delle regole nella realizzazione del Terzo valico. La precedente amministrazione a guida centrosinistra si era infatti mostrata piuttosto morbida nei confronti del consorzio guidato da Impregilo Salini rispetto al mancato allestimento del trasporto dello smarino su ferrovia, che prevedeva il trasferimento delle rocce scavate dal cantiere di Radimero di Arquata allo scalo di Novi San Bovo su treno, salvo poi finire via camion nelle cave di deposito. Lo scorso anno l’allora consigliere regionale pentastellato Paolo Mighetti aveva interrogato la Regione sul progetto, utile a togliere parte dei camion dalle strade e quindi a ridurre l’inquinamento atmosferico. Mighetti si era mosso dopo che il Tar aveva respinto la richiesta del Cociv di sospendere la prescrizione che impone il trasporto su ferro. La Regione, infatti, trascorsi diversi mesi, non aveva mosso un dito. Da palazzo Lascaris avevano risposto all’interrogazione citando i dati forniti dal Cociv, che aveva assicurato che il traffico pesante era “largamente inferiore ai massimi livelli di progetto”.

Il cantiere del Terzo valico a Radimero

Quindi, il trasporto su ferro può aspettare la sentenza definitiva del Tar, che arriverà chissà quando: al momento non risulta che né la Regione né il Cociv abbiano chiesto a giudici di pronunciarsi, nonostante il Terzo valico, secondo il consorzio, sia già realizzato al 40%. Nei mesi scorsi il consigliere 5 stelle Sean Sacco aveva chiesto lumi su un altro aspetto del Piano del traffico, l’uso della strada provinciale 35 dei Giovi da Arquata al cantiere di Castagnola (Fraconalto) da parte dei mezzi pesanti delle aziende incaricate dal Cociv, quando il piano prevede l’uso dell’autostrada A7 da Vignole a Ronco Scrivia. La Regione ha risposto in sostanza che il Cociv deve rispettare i dettami del Piano ma poi non ha fatto nulla per sanzionare le aziende e il consorzio. Sacco aveva posto quesiti anche sul trasporto su ferro, ottenendo come risposta che “il Tar non è ancora giunto a sentenza”. “In seguito – spiega Sacco – ho chiesto all’Osservatorio Ambientale di conoscere i dati sui monitoraggi sui camion del Terzo valico ma finora non ho ricevuto risposta”. Ora Sacco annuncia l’ordine del giorno con il quale chiedere alla Regione di diffidare il Cociv, visto che non sta rispettando il piano del traffico né rispetto ai mezzi che usano la provinciale 35 dei Giovi né rispetto all’allestimento del trasporto su ferro.