Con i soldi spesi per la locazione del capannone affittato dai privati in tredici anni (177 mila euro), il Comune di Gavi avrebbe potuto comprarne uno nuovo. Una scelta arrivata solo ora: l’amministrazione comunale guidata da Carlo Massa ha infatti acquistato il capannone di proprietà della società titolare della Ferramenta Memi, situato alle spalle del centro commerciale Il Forte, in località Valle, per 163 mila euro (più Iva). Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta prima di Natale, ha approvato all’unanimità la delibera e l’immobile verrà utilizzato come magazzino per i mezzi comunali. Finora, infatti, l’ente pagava circa 1.300 euro al mese al proprietario del capannone situato nei pressi della rotonda del convento di Valle. Una spesa finita sotto la lente di ingrandimento dei nuovi amministratori insieme agli affitti pagati per altri locali nel centro storico gaviese (contratti rescissi in pochi giorni da fine settembre in poi), usati come archivi, pur essendo il Comune proprietario di 450 metri quadri nei garage del palazzo dell’Ex Cit, in via Roma. Ottenuto l’ok dei vigili del fuoco, questi ultimi spazi saranno destinati all’archivio dei documenti. Mancava invece una soluzione per i mezzi, individuata nell’edificio di Valle dopo un confronto con altre possibilità.

Il magazzino affittato finora dal Comune

“In totale – ha spiegato il vicesindaco, Valerio Alfonso – la spesa sarà di 199 mila euro. L’edificio, riscaldato, è adatto per lo scuolabus e altri automezzi ed è comodo dal punto di vista viabilistico. La spesa sarà finanziata con l’avanzo di amministrazione”. “L’acquisto del nuovo magazzino – ha detto l’assessore Mario Compareti – è importante poiché lì vicino c’è un terreno di proprietà comunale e del Cit”. L’area era passata al Comune e al consorzio di trasporti con la costruzione del centro commerciale, circa vent’anni fa, ed era destinata proprio alla costruzione di un magazzino comunale e per i bus del Cit, da sempre senza ricovero. Per motivi mai resi noti, l’operazione non venne mai portata a termine nonostante la firma di una convenzione: a far saltare tutto nel 2006 furono le scelte dell’allora sindaco Albano. Ora il Comune dovrà acquistare il 50% del terreno dal Cit. “Ci sono trattative in corso”, ha detto ancora Alfonso. L’acquisto del capannone è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale, così come le linee programmatiche del mandato.

Il gruppo di minoranza

Il programma elettorale dell’amministrazione comunale ha visto infatti il voto favorevole anche dell’opposizione, rappresentata dal solo consigliere Stefano Rabbia: assenti il capogruppo Enrico Gualco e il consigliere Alessandro Pestarino, così come l’ex sindaco Nicoletta Albano, finora mai presente alle sedute dell’assemblea comunale dopo le elezioni del 21 settembre, quando è finita all’opposizione per la prima volta in venticinque anni. Albano, si presume insieme alla sua lista, durante la campagna elettorale aveva duramente avversato Massa e la sua squadra, in particolare il “suo” ex sindaco, Rita Semino, candidata con il medico dopo la decadenza voluta proprio da Albano nel gennaio del 2020. Quest’ultima aveva definito la sindacalista della Cisl “una traditrice”. In Consiglio comunale Rabbia ha invece precisato di aver condiviso con i colleghi del gruppo la scelta di votare a favore delle linee programmatiche e di altri punti all’ordine del giorno. Ha anche annunciato la presentazione da parte del gruppo di “un memorandum delle opere pubbliche per noi necessarie, lo proporremo al Comune per collaborare con la maggioranza”. Chissà se Albano sarà davvero d’accordo.