Sarà anche una delle maggiori opere viabilistiche realizzate nell’ambito del Terzo valico, come avevano detto a dicembre i responsabili di Rfi e Cociv durante l’inaugurazione ma il nuovo ponte sul Lemme, a Gavi, lungo la provinciale 160, costruito con una spesa di circa 2 milioni di euro di fondi pubblici per eliminare due curve a gomito “scomode” sopratutto per i camion del Terzo valico, ora sta creando problemi al traffico. Lo sostiene il Comune di Gavi. “Con la costruzione del nuovo ponte – recita l’ordinanza firmata dal capo dell’ufficio tecnico Pierpaolo Bagnasco – si sono presentate problematiche per la sicurezza”. Il problema non sono le curve a esse ai due lati del ponte, da più parti criticate, ma riguarda soprattutto gli abitanti delle case situate nei pressi dell’infrastruttura, in località Maddalena: dopo l’apertura al traffico i residenti temono per la loro incolumità quando devono rientrare a casa in auto. Il motivo è la velocità dei mezzi che da Gavi si dirigono verso il ponte.

L’inaugurazione del ponte a dicembre

La viabilità nella località è tutt’altro che sicura dal 2000, quando venne aperta la galleria Monte Croce dei Rossi che collega la 160 alla 161 della Crenna: l’incrocio in località Maddalena ha pessima fama poiché, invece di una rotonda, sono stati realizzati vari spartitraffico con stop e precedenze che creano confusione. Stop spesso non rispettati da chi si dirige verso Carrosio. Ora il Comune, d’intesa con la Provincia e il Cociv, ha deciso di chiudere la corsia di accesso all’incrocio da Gavi verso il ponte, costringendo così le auto a ridurre la velocità utilizzando in parte la corsia che porta alla galleria. Il limite di velocità, a partire da 300 metri prima dell’incrocio, è stato ridotto a 30 km orari. Una sperimentazione che durerà un mese, mentre si attende l’abbattimento del vecchio ponte sul Lemme, operazione necessaria poiché la relazione idraulica della nuova infrastruttura non ha tenuto conto del vecchio manufatto. Nonché l’apertura del sottopasso pedonale.