Un piccolo paradiso, ricco di acqua di elevata qualità e specie animali e vegetali particolari. Località Acquafredda, a Rigoroso, merita una visita per goderne la bellezza dei suoi boschi e delle sue tante sorgenti, che danno da bere ad Arquata e alla rete idrica del Novese, non si ancora per quanto. Insieme all’acqua, ai bellissimi laghetti e alle cascate, potrebbero infatti sparire anche le specie particolari che vivono qui. Nei ruscelli vivono le salamandre, animali che prediligono i boschi con faggi e castagni, proprio gli alberi tipici della località, alcuni davvero maestosi. In queste settimane nelle acque si possono notare le larve di questi anfibi, specie che indica la qualità del territorio in cui vive, così come i tricotteri, farfalle che nascono nell’acqua. Solo un osservatore attento può ammirare le larve di questa specie, simili a piccoli pezzetti di legno nella fase iniziale, che poi iniziano a muoversi nell’acqua dopo che il loro “guscio” si è trasformato in un collage di colori che vanno dall’azzurro al nero, dal verde al rosso. Una volta uscite dall’acqua, le larve diventano farfalle e iniziano a volare.

Una fontanella dell’Acquafredda

Nei laghetti ci sono anche rane e rospi. In questi ruscelli bevono anche i caprioli di cui si può sentire il richiamo salendo dal percorso che dalla strada comunale tra Rigoroso e Sottovalle sale fino a collegarsi al sentiero E1 per Borlasca. Camminando si può notare anche la presenza di un fiore tipico del clima alpino, la saxifraga rotundifolia, a testimonianza del mix climatico del nostro Appennino, influenzato dal Mediterraneo e dalle Alpi. La sorgenti che alimentano i ruscelli dell’Acquafredda e gli acquedotti sono quelle di Rigoroso-Borlasca. Lo scavo del tunnel del Terzo valico, avviato nel 2016 dal cantiere di Radimero di Arquata, è avanzato a rilento ma ora non è molto distante dalla altre sorgenti in pericolo, quelle di Sottovalle.

Un tricottero nei ruscelli dell’Acquafredda

Per le prime il Cociv aveva stimato un rischio inferiore a queste ultime ma sempre nel 2016 il Comune di Arquata ha ottenuto un acquedotto emergenziale per sostituire in via provvisoria le fonti di Rigoroso e Borlasca. Si alimenterà, come per Sottovalle, dalla galleria ferroviaria Borlasca, considerata anch’essa di ottima qualità, in attesa di un acquedotto definitivo, come richiesto dall’Ato e da Gestione Acqua. Se l’acqua nelle case delle persone quindi arriverà lo stesso in caso di distruzione delle sorgenti, mancherà invece a tutte le specie che vivono nel piccolo paradiso dell’Acquafredda. Il tutto, non va dimenticato, per un’opera che i tecnici del governo, nel 2018, hanno classificato come inutile ma che non può essere fermata poiché lo stop costerebbe troppo alle casse dello Stato.

L’ACQUEDOTTO DI SOTTOVALLE. La tubazione che da Rigoroso sale a Sottovalle, realizzata dal Cociv per garantire acqua potabile ai sottovallesi, è conclusa da tempo ma su chi dovrà gestirla nulla è ancora deciso. Il Cociv vuole che sia il Consorzio Acquedotto di Sottovalle a prenderla in carico ma i costi della gestione sono elevati rispetto all’acquedotto attualmente in funzione, alimentato dal monte Zuccaro per caduta. Neppure il Comune pensa di accollarsi quei costi elevati. “Prima dell’emergenza sanitaria – spiega Vittorio Risso, direttore di Gestione Acqua – ci siamo visti con tutti i soggetti interessati ma la situazione era ed è alquanto confusa. Il nodo è economico. Gli abitanti di Sottovalle non ci pensano proprio ad accollarsi i costi del pompaggio di un acquedotto che deve affrontare un dislivello di 300 metri e chiedono che questi costi vengano coperti dal Cociv per un tot di anni. Anche per noi, come per il Comune, la situazione non è sostenibile da questo punto di vista”.