Il primo Sportello Autismo

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Oggi giovedì 1° febbraio nell’Istituto Comprensivo Sandro Pertini di Ovada è stato inaugurato lo Sportello Autismo. Il primo sportello scolastico, dedicato agli studenti con sindrome da autismo, avrà il compito di sensibilizzare sul disagio e di sostenere i ragazzi autistici e le famiglie. E’ un altro tassello nell’attività sperimentale di questa scuola, sempre un passo avanti rispetto alle esigenze della popolazione. Da anni è presente un laboratorio didattico, che impiega l’utilizzo delle tecnologie informatiche rivolto a soggetti con psicosi e autismo.

Dal 1994 il Pertini sperimenta tecnologie informatiche con disabili gravi attraverso progetti individualizzati. Dal 1997 la scuola è sede del Centro Nuove tecnologie Hanna, promosso dal comune di Ovada. Con impegno costante il corpo scolastico organizza corsi di formazione e lavora in sinergia con realtà esterne come l’Asl, consorzi sociosanitari, centri diurni, associazioni locali. Dal 2006 la scuola media Pertini di Ovada è indicata dal ministero della Pubblica Istruzione come Centro di supporto per le tecnologie (Cts) all’interno del progetto nazionale “Nuove Tecnologie e disabilità”.

Il confronto con altre esperienze è il valore aggiunto per la dirigente scolastica Patrizia Grillo e per l’animatrice digitale Sabrina Caneva, che oggi faranno il punto sulla sperimentazione. “L’obiettivo è sviluppare autonomia, comunicazione e apprendimento attraverso l’utilizzo della multimedialità”. Inoltre l’istituto ha partecipato al bando “Progetto di inclusione sociale e lotta al disagio” e ha ricevuto un finanziamento pari a circa 40 mila euro con il progetto “Pertini scuola aperta” per sette laboratori in orario extrascolastico nelle scuole primarie e medie. “Riconoscimenti e finanziamenti dimostrano che la nostra è una scuola attiva, in grado di stare al passo con i tempi e con le esigenze degli alunni”.

Il progetto prevede una serie di attività a 360° che consentono l’apertura della scuola ogni giorno, mattino e pomeriggio, e vanno incontro sia alle criticità ma, anche alle potenzialità degli alunni.