Il ritorno al parco del Castello di tre amici ultranovantenni

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La visita dei tre novantenni al parco Castello con il sindaco

A vederli, nessuno darebbe loro più di 70 – 75 anni. Invece sono 3 amici ultranovantenni che l’altro giorno si sono ritrovati al parco Castello di Novi Ligure, dopo aver espresso al sindaco Gian Paolo Cabella il desiderio di tornare almeno per un’ora sui luoghi della loro infanzia e della loro gioventù.
Stefano Cantore, 93 anni il prossimo mese, Alberto Parodi 92 e Luciano Benzi 90, hanno
ricordato gli anni della Guerra, quando il Castello fungeva anche da rifugio. “Aspettavamo
la sirena del coprifuoco per venire qui in Castello a giocare o per incontrare le ragazzine”.
E poi ci sono i ricordi legati della rinascita, le serate danzanti e le giornate estive rinfrescate dall’ombra degli alberi secolari. Il “polmone verde della città”, ora che è gestito e mantenuto in ordine dalla pro loco, ha un’unica pecca: essere poco accessibile per la terza età e per chi soffre di problemi di deambulazione. Il sindaco e l’assessore alla
Cultura Costanzo Cuccuru, hanno quindi messo a loro disposizione le auto della
Protezione civile. La prima cosa che i 3 irriducibili “ragazzi degli anni ‘20” hanno voluto
fare, è stata una passeggiata nel verde, lungo i 500 metri del percorso pedonale. Loro tre
soli, snza accompagnatori, per meglio addensare i ricordi, belli e brutti, ma sempre vivi. “Il Castello per noi vuol dire gioventù – ha commentato Parodi, storico radiotecnico novese. Quando era militare dell’Aeronautica nella caserma di Castello d’Annone, ascoltò
casualmente la tragedia aerea del Grande Torino -. “Un ricordo incancellabile, quando il
pilota cessò improvvisamente di trasmettere che rivivo con angoscia ancora oggi”.
Al termine dell’“amarcord”, il sindaco Cabella ha gratificato i 3 amici con una pergamena:
“ai concittadini che portano nel cuore il ricordo di un ambiente accogliente e festoso,
contorno piacevole dei loro anni più belli”.