Sciopero nei cantieri del Terzo valico martedì per protestate contro la sospensione dei fondi del quinto e del sesto lotto dell’opera da parte del ministero delle Infrastrutture, in attesa dell’esito dello studio che dovrà stabilire se l’opera sia utile o meno alla collettività ma proprio su questo punto si addensano altre nubi. Sul giornale on line Ship2Shore (http://www.ship2shore.it/it/logistica/allarme-terzo-valico-nel-contratto-fra-rfi-e-mit_68694.htm#top) che si occupa di economia e trasporti, il novese Giancarlo Laguzzi, presidente di FerCargo, associazione delle imprese ferroviarie merci non appartenenti a Fs, ha sottolineato la mancata previsione di interventi senza i quali il Terzo valico sarebbe ancora di più un’opera senza senso: il quadruplicamento della tratta Tortona-Voghera e il raddoppio della Pavia-Milano. Le merci dal porto di Genova, che già possono utilizzare le ferrovie esistenti, con il Terzo valico finirebbero a Tortona, senza altri sbocchi ferroviari. Secondo quanto emerso in un’audizione parlamentare pochi giorni fa, l’assenza di questi interventi è prevista anche nel nuovo Contratto di Programma che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta per firmare con Rfi.

Giancarlo Laguzzi (foto da Fercargo.net)

Chissà se questa situazione verrà tenuta in conto dal ministero delle Infrastrutture nella redazione dell’analisi costi-benefici e chissà cosa diranno i sindacati e i politici al governo sostenitori del Terzo valico (cioè la Lega di Salvini) se lo studio stabilità che l’opera non ha senso. Fatto sta che con lo stop ai fondi deciso dal ministro Danilo Toninelli ci sono in ballo numerosi posti di lavoro, per questo martedì i lavoratori dei cantieri incroceranno le braccia, per altro dopo che da mesi, a Novi Ligure e Voltaggio, non vengono regolarmente pagati dalla Grandi Lavori Fincosit. I sindacati Fenealuil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil ritengono inaccettabile la decisione del ministro Toninelli di bloccare il trasferimento delle risorse per il quinto lotto del Terzo Valico, e per questo hanno organizzato una manifestazione unitaria per martedì davanti al Ministero dei Traporti, in piazzale Porta Pia, a Roma.

Uno sciopero dei lavoratori del Terzo valico nel cantiere di Castagnola

“In un contesto – dicono – in cui occorrerebbe puntare in modo deciso su infrastrutture e spesa pubblica produttiva, viene sottratto oltre un miliardo di euro indispensabile per perfezionare un’opera di fondamentale importanza non solo per il territorio interessato ma per tutto il Paese e che comporterà il licenziamento in tempi brevi di 400 lavoratori e nel futuro prossimo di molti altri. Contestualmente nelle aziende interessate sono state proclamate otto ore di sciopero per sottolineare l’importanza di garantire la partecipazione dei lavoratori al presidio al fine di sostenere gli obiettivi della vertenza e per favorire il percorso di confronto con i ministeri coinvolti”. Fabrizio Gallo, consigliere comunale 5 stelle a Novi Ligure, commenta: “Vorrei sottolineare come finora i sindacati non abbiano organizzato manifestazioni e pullman per stipendi non pagati ai lavoratori dei cantieri oppure per stare al fianco dei titolari di alberghi e ristoranti non anch’essi non pagati e per i numerosi arresti per corruzione e turbativa d’asta di due anni fa proprio nell’ambito del Terzo valico