I laghi del Gorzente
I laghi del Gorzente

Iren Acqua pagherà al Comune di Bosio 2,8 milioni di euro per l’Imu sulle dighe del Gorzente e grazie a questa somma i bosiesi avranno l’Imu sulle abitazioni ridotta e l’addizionale Irpef cancellata. Alla fine, la società che gestisce i tre invasi appenninici ha deciso di firmare una transazione con l’amministrazione comunale bosiese che circa dieci anni fa aveva inviato le prime richieste di pagamento dell’imposta, impugnate come le successive in ogni grado di giudizio. Nei mesi scorsi la Cassazione ha chiuso la vicenda stabilendo che l’imposta va pagata poiché le dighe, utilizzata per dare acqua a Genova, sono immobili da considerare come un’attività produttiva che produce reddito. La Cassazione si è pronunciata accogliendo il ricorso dell’Agenzia della Entrate, mentre il Comune aveva difeso i suoi avvisi solo di fronte alla Commissione tributaria provinciale, cioè in primo grado. La Cassazione, stabilendo che le dighe sono da accatastare in categoria D, ha rinviato la decisione su quanto deve essere pagato alla Commissione tributaria regionale, che dovrà attenersi alla sentenza della Cassazione stessa. Nel frattempo, però, Iren Acqua e Comune hanno deciso di chiudere la lite legale decennale: la società ligure pagherà i 2,8 milioni di euro riferiti agli anni 2007-2022 e il Comune rinuncerà alle sanzioni. Con gli ultimi avvisi inviati nei mesi scorsi il totale che l’amministrazione bosiese puntava a incassare era di circa 5,8 milioni. Ieri, 30 maggio, il Consiglio comunale ha approvato in 5 minuti l’accordo e la variazione di bilancio, senza alcun intervento tranne che da parte del segretario comunale Giorgio Musso. Quest’ultimo ha ricordato che Iren Acqua verserà la prima tranche di 955 mila euro entro il 3 luglio. Entro quella data dovrebbe pronunciarsi la Commissione tributaria regionale, che come si diceva, salvo altri orientamenti definiti “remoti” nell’accordo, dovrebbe dare ragione all’Agenzia delle Entrate e quindi al pagamento dell’Imu al Comune. Le altre rate, da 477 mila euro annui, saranno versate entro il 2027. A Bosio l’addizionale Irpef era stata istituita dal Comune dopo l’errore commesso nella redazione del bilancio: era stata inserita come credito da incassare la cifra di 300 mila euro relativa all’Imu sulle dighe quando non c’era alcuna certezza poiché la Cassazione non si era ancora pronunciata. Si era così creato un “buco” ripianato dai bosiesi con l’addizionale Irpef, che ora potrà essere eliminata. Questo è l’impegno degli amministratori comunali insieme alla riduzione dell’Imu per i cittadini, come ha ricordato il segretario comunale. Il 5 giugno, alle 21, nel salone parrocchiale, assemblea pubblica convocata dal Comune.