I laghi del Gorzente
I laghi del Gorzente

Iren, la società titolare dei Laghi del Gorzente, risponde all’appello lanciato a Bosio sull’uso delle acque degli invasi da parte del territorio ligure. I cittadini, di fronte alla siccità dello scorso inverno e di queste settimane, hanno chiesto di modificare la concessione di derivazione di acqua a uso potabile e idroelettrico in capo a Iren, ritornando dagli attuali 600-900 litri al secondo ai 250 originari, anche perché, evidenzia l’appello, l’uso idroelettrico é contrario alla normativa vigente. “La concessione di 250 litri al secondo – spiegano da Iren – cui fa riferimento l’appello era quella originaria rilasciata da Vittorio Emanuele II all’Acquedotto De Ferrari Galliera ed è ormai superata da lungo tempo. Attualmente la concessione a derivare è superiore ai 700 litri al secondo. A seguito della limitata capacità di invaso, attualmente il prelievo è stato ridotto a meno di 200 litri al secondo. In ogni caso le punte massime annuali erogate dall’impianto di Isoverde si aggirano intorno ai 400 litri al secondo”. Cosa pensa Iren dello stop all’uso idroelettrico come chiedono da Bosio?

laghi gorzente
Un’immagine dei laghi del Gorzente

“Idroelettrico e idropotabile – rispondono da Genova – utilizzano la stessa acqua, quindi un eventuale fermo dell’idroelettrico non produrrebbe alcun effetto positivo dal punto di vista della disponibilità, ma anzi creerebbe un danno economico (e ambientale), privando l’impianto di una fonte di energia pulita”. L’appello chiedeva infine di utilizzare i Laghi della Lavagnina, nel corso più basso del Gorzente, “prima per accumulo a beneficio dei Comuni serviti dall’ex Acquedotto Madonna della Rocchetta e solo dopo, se le condizioni climatiche lo consentono, per scopi idroelettrici”. Su questo punto, Iren dice: “Si fa notare che il rilascio costante in ambiente di acqua dal lago della Lavagnina è previsto dal disciplinare della concessione al fine della tutela dell’ecosistema e non può pertanto essere interrotto da Iren, se non in presenza di uno specifico provvedimento. Con Gestione Acqua, attuale gestore dell’acquedotto Madonna della Rocchetta, sono in corso contatti constanti e Iren è disponibile a verificare, in armonia con le disposizioni da parte delle autorità competenti, ogni azione possibile per tutelare l’uso idropotabile, come già accaduto diverse volte in passato”.