La Regione ha autorizzato la ripresa della caccia anche al di fuori del proprio Comune. La giunta di centrodestra ha recepito le sollecitazioni delle associazioni agricole, in particolare la Coldiretti. Finora, per via delle norme emanate a contenimento del coronavirus, l’attività venatoria era possibile solo all’interno del Comune di residenza. “Finalmente riparte l’attività venatoria – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo – per cui ringraziamo il governatore, Alberto Cirio, ed il vice presidente, Fabio Carosso, per aver recepito le nostre sollecitazioni a fronte di una situazione ormai insostenibile. La possibilità di poter svolgere, anche in Piemonte, l’attività venatoria oltre i confini del proprio Comune, costituisce un’importante apertura considerando l’incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con il numero dei cinghiali in continuo aumento sul nostro territorio”.

Come di consueto, Coldiretti evidenzia i danni alle coltivazioni e il rischio di incidenti stradali. Secondo Coldiretti, inoltre, “va considerato il lungo periodo durante il quale la caccia è stata sospesa, è necessario venga prolungato, attraverso una modifica all’attuale calendario venatorio, il periodo durante il quale l’attività di prelievo, sia da parte delle squadre autorizzate sia dei cacciatori singoli, possa essere svolta”.