La centralina Noviconsult sul Borbera abusiva e “sanata” dopo la multa.

Borghetto Borbera: cantiere fermo per quasi due anni per le opere costruite in alveo. Ora potrà ripartire.

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Tratto del torrente Borbera

La Noviconsult, leader della costruzione di centraline idroelettriche in tutta la provincia, è stata multata per aver costruito una serie di opere abusive a Borghetto Borbera, lungo il Borbera in località Mulino.

Nell’agosto del 2015 il cantiere della centralina, autorizzata due anni prima, era stato fermato dopo un intervento del Corpo forestale di Gavi. L’impianto dovrebbe produrre 2,3 milioni di kwh all’anno di energia con una potenza di 822 kW e una spesa di 2,6 milioni di euro, coperta anche grazie ai cospicui incentivi statali che stanno facendo proliferare a dismisura queste centraline lungo i fiumi. La società di Basaluzzo aveva presentato il progetto, previsto in sponda destra, nel 2008, vicino allo stabilimento Sutter. L’ok della Provincia era arrivato cinque anni dopo, accompagnato da una serie di contestazioni, poi superate, da parte del Comune e dell’allora Comunità montana Terre del Giarolo, legate in particolare alle quote sui ricavi, che inizialmente la Noviconsult non voleva concedere come è avvenuto per l’impianto sul Bormida ad Alessandria.

Partito il cantiere, nell’agosto del 2015 la Forestale verificava una serie di difformità nella realizzazione delle opere rispetto al progetto presentato e la Provincia sospendeva i lavori e l’autorizzazione. Risultavano non corrette, tra l’altro, la collocazione della vasca di carico, del fabbricato a monte della presa nonché del fabbricato della centralina. Per oltre un anno è ripartito un iter volto a valutare la richiesta di sanatoria proposta dalla Noviconsult, con la convocazione di una nuova conferenza dei servizi nell’autunno scorso. Tutti gli enti hanno richiesto ulteriori integrazioni alla società proponente, che ha dovuto pagare una sanzione ma non è stata costretta ad abbattere nessuna costruzione. Alla fine è arrivato il parere favorevole della conferenza dei servizi e una mano l’ha data la legge che considera tali impianti “opere pubbliche”, pur essendo realizzate dai privati, i quali si tengono ovviamente i ricavi. Di pubblico ci sono solo i contributi versati dai cittadini attraverso gli incentivi.

“Il problema – spiega il sindaco di Borghetto Borbera, Enrico Bussalino – è stata la costruzione di una parte dell’impianto in zona demaniale, quindi in aree non indicate nell’autorizzazione della Provincia e sottoposte a maggiori vincoli. È stato necessario raccogliere nuovamente i pareri di tutti gli enti”. La Noviconsult ha di recente ottenuto l’ok per la centralina prevista in località Pieve, lungo il Piota a Silvano d’Orba. L’autorizzazione sarà impugnata al Tar. Si attende il parere della Provincia per l’impianto di Ovada, lungo lo Stura: mille i cittadini che hanno sottoscritto una petizione contro il progetto.