La circonvallazione? Sono i commercianti a non volerla”. Il vicesindaco di Gavi Nicoletta Albano, nel Consiglio comunale di ieri pomeriggio, è tornata sull’annoso tema del traffico nel centro storico di Gavi sollecitata dalla minoranza. La questione è emersa durante la discussione sui fondi che il Comune ha ottenuto dal patto per il territorio nell’ambito del Terzo valico, un milione di euro. La convenzione con Rfi, all’ordine del giorno, non è stata approvata poiché servono delle modifiche al documento richieste dalla Regione ma fra maggioranza e minoranza il dibattito c’è stato eccome. L’amministrazione comunale utilizzerà i fondi per l’attesa rotonda lungo la strada di Valle, all’incrocio con il centro commerciale, per un parcheggio all’ingresso del paese e la strada delle Colombare, da allargare e asfaltare. Su quest’ultimo punto, Mario Compareti, capogruppo di minoranza, ha detto no: “La scelta di sistemare questa strada è davvero singolare. Come strada alternativa verso Arquata non serve poiché l’amministrazione arquatese non vuole altro traffico sul suo territorio, la galleria del Bricco, vicino a Santa Seraffa, rischia il crollo e ci sono già altre strade verso la Valle Scrivia, come dimostra l’apertura di salita Crenna ora che galleria della Crenna è chiusa. Per questo mi chiedo cosa ci sia dietro questa scelta dell’amministrazione comunale”. Il progetto edilizio di Villa Torlonia, lungo la strada delle Colombare, bocciato dalla Regione dieci anni fa rischia di essere sempre ripescato in qualche modo.

Villa Torlonia e la strada delle Colombare

Secondo Compareti, meglio usare la parte dei fondi destinata alle Colombare per “un lotto della circonvallazione. Basta adeguare la strada vicinale di Forneto fino all’incrocio per Parodi e farla diventare come strada comunale per togliere il traffico da via Mameli, almeno in parte”. Albano ha replicato: “Ricordo che ad Arquata ci sono la stazione e il casello autostradale e che il traffico rischia di raddoppiare con il Terzo valico. Soprattutto, la competenza della circonvallazione è della Provincia”. L’amministrazione provinciale, dal 2016, ha però eliminato dal suo programma di opere pubbliche la nuova strada gaviese: per Alessandria è un capitolo chiuso, per il quale non sono mai stati trovati i fondi necessari, pari a circa 30 milioni di euro. Due anni fa il Comune aveva tentato proprio con il Terzo valico, seppure in ritardo, ma senza successo.

Il vicesindaco Nicoletta Albano

“Noi – ha proseguito Albano – avevamo proposto un progetto riferito a via Mameli che proponeva percorsi alternativi per i mezzi pesanti ma la Provincia ha dato parere negativo. Soprattutto, non siamo tanto noi a non considerare primaria quest’opera ma sono gli esercenti a dire di no”. Compareti, nel ricordare che le uniche due soluzioni per la nuova strada sono Forneto e il tunnel sotto il Forte verso Valle, ha chiesto che venga ascoltata l’associazione Esercenti gaviesi sul tema: “Sessant’anni fa i commercianti si opponevano effettivamente alla circonvallazione ma ora le cose potrebbero essere cambiate”. Oltretutto, in via Mameli non ci vivono solo i commercianti.