«Con la nuova variante generale al piano regolatore, che ridisegna la città rendendola più vivibile e riservando una grande attenzione all’ambiente, si potranno finalmente rilanciare il turismo e il territorio tortonese». Così il vice sindaco con delega all’Urbanistica e al Turismo, Fabio Morreale, secondo il quale «andando a identificare le aree in collinari, residenziali, industriali e commerciali, riusciremo finalmente a distinguerle, dando a ciascuna di loro uno spazio e una logica».

La scelta è di ridurre all’essenziale lo spazio edificabile in città, nella zona collinare e nelle frazioni. «Creare nuove aree residenziali – spiega il vice sindaco – non è una priorità: andrebbero ad appesantire la nostra architettura paesaggistica con un’eccessiva cementificazione. E’ ciò che vogliamo assolutamente evitare. Le nostre colline non hanno nulla da invidare alla Toscana e alle Langhe grazie alla loro conformazione e alla loro posizione strategica che si trova al centro di tre regioni e vicino ai nodi autostradali più importanti che le rendono facilmente raggiungibili. I produttori e i ristoratori si stanno ben organizzando, migliorando l’offerta turistica. Un esempio è stata la scorsa estate, quando nel nostro territorio è arrivato un grande flusso di turismo dalle regioni vicine. E’ un banco di prova che darà la possibilità al Tortonese di essere pronto per il turismo internazionale».nuova variante prg

Un’altra scelta importante è aver applicato nella variante generale la legge regionale 16/2018 che consente il riutilizzo degli edifici già esistenti, riducendo così il consumo del suolo ed evitando ulteriori sprechi.

«Altra priorità è la tutela e cura dell’ambiente – dice Morreale – cercando di decongestionare il centro dal traffico dei mezzi pesanti. Un esempio è l’insediamento di Autamarocchi, azienda leader nel settore dell’autotrasporto, che potrà spostare la sede da strada Bertarino, trasferendola nell’area di 36 mila vicino al casello autostradale, con la costruzione di un vasto autoparco e di una officina meccanica che sarà il punto di assistenza per l’Italia nord occidentale».

Non solo: 1 milione e 900 mila metri quadri di aree ritornano agricole, di cui 900 mila sono quelli previsti per la “pista Pirelli”, area a destinazione produttiva inutilizzata da almeno 20 anni.

Nel progetto di variante adottato, sono attualmente previste nuove aree industriali per oltre 500 mila metri quadri che vanno a potenziare principalmente la zona logistica di Rivalta Scrivia, e quelle industriali di Torre Garofoli e località Cabannoni, vicino al casello autostradale. «Questa localizzazione in tre macroaree, al di fuori della città e dalle colline – aggiunge Morreale -, favorirà l’insediamento di nuove aziende interessate a investire sul territorio con relativo incremento occupazionale, in quanto Tortona è ormai il retroporto naturale di Genova. L’amministrazione comunale cercherà di velocizzare a livello burocratico tutte le pratiche relative ai nuovi insediamenti produttivi».

Il progetto di variante è stato pubblicato il 7 gennaio ed entro il 6 marzo dovranno essere presentate le eventuali osservazioni. L’approvazione definitiva dovrebbe avvenire entro la fine del 2021.