Palazzo Lascaris, sede della Regione

Entro fine maggio, nelle casse di migliaia di commercianti e artigiani piemontesi arriveranno da mille a 2.500 euro ciascuno come contributo a fondo perduto per affrontare le difficoltà causate dal Covid 19. L’annuncio è stato dato stamattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Alberto Cirio. Una mossa che cerca di dare un aiuto a tante imprese in difficoltà mentre la stessa amministrazione regionale è nell’occhio del ciclone per le modalità della gestione della pandemia, che ha portato il Piemonte a essere fra le Regioni con più contagiati e deceduti. E sui tempi di erogazione delle somme c’è chi manifesta dubbi. L’iniziativa illustrata oggi è il cosiddetto “Bonus Piemonte”, oltre 88 milioni di euro per più di 37 mila aziende: a 8612 ristoranti e agriturismi: 2.500 euro (a testa, come per tutte le altre categorie); a 2426 ristorazioni da asporto 2.500 euro; a 1196 gelaterie e pasticcerie: 2.500 euro; a 233 ristoranti non sede fissa (take away): 1.300 euro; a 90 società di catering: 2.500 euro; a 10032 bar: 2.500 euro; a 3021 negozi di estetica e istituti di bellezza: 2.500 euro; a 8841 barbieri e parrucchieri: 2.500 euro; a 301 centri benessere: 2.500 euro; a 214 sale da ballo e discoteche: 2.500 euro; a 2280 taxi e noleggio con conducente: 1.000 euro. A firmare l’accordo, insieme al presidente Cirio e gli assessori Vittoria Poggio e Andrea Tronzano, i presidenti di CasArtigiani Piemonte, CNA Piemonte, Confartigianato Piemonte, Confcommercio Piemonte e Confesercenti Piemonte.

La giunta regionale

“Un bonus semplice, concreto e immediato – hanno detto Cirio e gli assessori – da metà di maggio tutti gli interessati riceveranno da Finpiemonte una comunicazione via pec per indicare il conto corrente su cui ricevere il contributo a fondo perduto, che verrà accreditato nell’arco di qualche giorno”. Sui tempi dell’erogazione dei fondi qualche dubbio viene espresso dai 5 stelle. “La giunta regionale – spiega il consigliere regionale Sean Sacco – approverà la delibera lunedì, poi il provvedimento dovrà passare in Commissione, nella quale saranno necessarie senz’altro alcune sedute per analizzare un provvedimento da ben 88 milioni di euro, che saranno anticipati da Finpiemonte. Speriamo che i soldi siano disponibili quanto prima”. Il gruppo consiliare 5 stelle sottolinea inoltre: “Non siamo disposti a ratificare, a scatola chiusa, decisioni prese in riunioni ristrette in cui era prevista la presenza solo di alcune associazioni di categoria mentre altre sono rimaste escluse. Cirio ha proposto per primo un tavolo per martedì prossimo con l’obiettivo di discutere le misure di sostegno alle categorie, nel frattempo però oggi ha illustrato scelte già prese. Ci sembra un modo inaccettabile di agire”.