E’ stata il portafortuna di Maurizio Carucci nell’edizione 2019 del Festival di Sanremo, dove il cantante si è esibito con gli Ex Otago. La Salamandrina di Savi, 134 millimetri di lunghezza, l’unico vertebrato che vive solo in Italia e sull’Appennino alessandrino, l’unico al mondo a mostrare la colorazione di ventre, zampe e coda per intimorire i predatori, rischia di essere vittima del cambiamento climatico. Lo rivela uno studio pubblicato su Scientific Reports di Nature dall’Università degli Studi di Torino e dall’Università Autonoma di Barcellona. Per questo, le Aree protette dell’Appennino piemontese stanno cercando di tutelare pozze, piccoli stagni, prati umidi per salvare la Salamandrina di Savi. “Il riscaldamento globale attuale – spiegano dalle Aree protette -, causato dalle crescenti emissioni di C02, potrebbe nei prossimi cinquant’anni ridurre l’idoneità climatica per questi anfibi e causarne la definitiva estinzione. Per questo, conclude lo studio, è estremamente importante attuare strategie di conservazione e politiche di riduzione delle emissioni”.

Maurizio Carucci nel 2019 con la maglia delle Aree protette dell’Appennino Piemontese e la salamandrina

Gli habitat dove vive la Salamandrina di Savi sono tutelati dalla normativa comunitaria, compresi vecchi lavatoi, abbeveratoi, cisterne, pozzi, “piccole zone umide che rappresentano rifugi o componenti di una rete ecologica estremamente importante per molta della fauna acquatica cosiddetta “minore”, come invertebrati, pesci, anfibi e rettili”. L’attenzione delle Aree protette è rivolta in particolare sulla messa in sicurezza di 52 siti, come il bacino del Rio Riazzo, in alta Val Borbera, esterno alla Zona speciale di conservazione “Massiccio dell’Antola, Monte Carmo, Monte Legnà”.