Toccato il fondo, non si può che risalire: l’Alessandria a Carrara non ottiene solo tre punti, ma riconquista anche fiducia in sé stessa e forse, anche da parte dei tifosi che dopo la sconfitta casalinga con la Giana Erminio avevano già perso le speranze di fronte ai titoli di testa di un film già visto nelle ultime due stagioni. Con il ritorno in panchina del regista giusto – un Braglia che ha vissuto in tribuna le ultime due gare casalinghe dei suoi – le trama è però cambiata con una virata decisa: spazio ad un nuovo modulo perché ormai il gioco dell’Alessandria lo conoscono tutti e ritorno ad un 4-3-3 con un regista di categoria superiore affiancato da Nicco e Branca a centrocampo, in pratica un ritorno alle idee di uno Scienza troppo presto giubilato dalla dirigenza nella scorsa stagione. I grigi partono forti e già al 5’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpiscono un palo proprio con Nicco; la Carrarese risponde con due occasioni per Floriano e Cristini ma ci vuole un miracolo di Lagomarsini per fermare Fischnaller imboccato ancora da un sontuoso Nicco. La partita rimane vivace ed al 22’ Miracoli in scivolata manca di pochissimo l’impatto con il pallone mentre sulla sponda opposta Gonzalez serve Bocalon la cui mira non è delle migliori. Sono però le prove generali per il gol perché pochissimo dopo un’azione Gonzalez-Nicco metterà il giocatore argentino in condizione di servire Barlocco in proiezione offensiva freddo nel mettere in rete il vantaggio ospite. Prima dell’intervallo Gonzalez serve ancora due palloni d’oro prima a Bocalon che controlla ma fallisce da pochi passi e poi a Fischnaller che con un destro potentissimo fa tremare l’incrocio dei pali alla destra di Lagomarsini immobile. Nella ripresa il ritmo inevitabilmente cala ma è l’Alessandria ad andare più volte vicina al raddoppio impeditole da una giornata di grazia del portiere della Carrarese: Nicco cerca infatti di mettere la firma ad una prestazione superba con un diagonale fuori di poco, poi Lagomarsini si esalta su un colpo di testa di Evacuo su cross dalla sinistra di Iocolano dove però le proteste dei grigi chiedono il gol perché il pallone prima della respinta avrebbe varcato la linea di porta, infine ci pensa Migliavacca a salvare un facile tap-in ancora su Evacuo dopo una percussione di Nicco. Le uniche note stonate ad un minuto dalla fine l’ammonizione a Branca che gli costerà la partita con il Prato ed impedirà a Braglia di schierare lo stesso undici vittorioso a Carrara e la vittoria della Cremonese 3-1 con il Como in serata che lascia invariato il vantaggio di tre punti ma con una giornata in meno alla fine del campionato.

Sono contento per questo gruppo di ragazzi che potrà anche sbagliare ma dà sempre tutto quello che può e non si merita il trattamento ricevuto sabato scorso – commenta proprio il tecnico toscano a fine gara, che continua – E’ stato un risultato costruito, cercato e voluto e sono contento che sia arrivato proprio in un momento difficile; abbiamo creato molte occasioni ed avremmo dovuto chiuderla prima, ma chi ha sentito l’esultanza dei miei ragazzi a fine gara ha capito quanto ci tenessero a questa vittoria, oggi come sempre.”