Il concorso “Natura 2000 Award” è stato istituito dalla Commissione europea e premia i progetti di eccellenza in materia di conservazione e gestione della natura all’interno dei Siti della Rete Natura 2000, con particolare attenzione alle ricadute sulle economie locali. La Rete Natura 2000 è costituita dai siti di interesse comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri per la tutela degli habitat naturali. In totale, sono oltre 27.500 tra siti terrestri e marini, coprono circa il 20% del territorio europeo e quasi il 10% dei mari circostanti, in nove regioni biogeografiche. I vincitori, premiati a Bruxelles in occasione della Giornata Europea Natura 2000 (21 maggio), riceveranno un contributo per organizzare un evento a livello locale dedicato al proprio progetto e alla promozione della Rete Natura 2000 in generale.

L’ingresso di una delle miniere recuperate

L’Appennino piemontese ha partecipato al concorso, per la categoria “Conservazione”, con il “Progetto di valorizzazione dei siti minerari delle Valli Piota e Gorzente” per la riqualificazione delle miniere d’oro di “Capanne di Marcarolo” e la tutela degli habitat ipogei e le specie di interesse comunitario presenti al loro interno. “L’abbandono dell’attività estrattiva – spiega Lorenzo Vay, delle Aree protette dell’Appennino Piemontese – a partire dalla metà del XIX secolo, ha anche consentito una graduale rinaturalizzazione delle miniere, trasformandole in un vero scrigno di biodiversità con “habitat assimilabili alle grotte naturali”. Questo ha consentito la sopravvivenza di specie troglofile (che vivono anche in ambienti ipogei come le grotte) o sub troglofile, in una zona in cui non potrebbero essere presenti, a causa delle caratteristiche geologiche, non idonee alla formazione naturale di cavità sotterranee. Oggi le miniere ospitano diverse specie tutelate dalla Direttiva Habitat: un anfibio Speleomantes strinatii e quattro chirotteri, Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus hipposideros, Myotis daubentoni e Plecotus austriacus.