Le ghiande di Castelnuovo Scrivia per rimboschire le pendici del Vesuvio, distrutte dagli incendi appiccati dalla malavita. È la promessa di don Marco Ricci, prete di Ercolano, che nei giorni scorsi stato riconosciuto come ambientalista dell’anno a Casale Monferrato, dove gli è stato conferito il premio “Luisa Minazzi”, promosso da Legambiente e del mensile “La Nuova Ecologia” insieme al Comitato organizzatore di cui fanno parte diverse associazioni di Casale Monferrato. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è portare in evidenza le storie di quanti s’impegnano nella società civile, nel mondo dell’impresa e nella pubblica amministrazione a favore dell’ambiente, del prossimo e della legalità. Don Ricci, 44 anni, è da sempre in prima linea nella difesa della salute e dell’ambiente nella Terra dei Fuochi. Come si legge dal sito dedicato al premio, il parroco “ha fondato l’Associazione “Salute Ambiente Vesuvio” di cui è presidente. Grazie alle sue denunce sono stati rinvenuti rifiuti tossici interrati nel Parco Nazionale dalla camorra negli anni ’80-’90; ancora oggi, con l’aiuto dei volontari dell’associazione, svolge una costante azione di denuncia e sensibilizzazione sulla salvaguardia del creato”.

Antonello Brunetti

Don Ricci ha ricevuto le ghiande da Antonello Brunetti, insegnante in pensione e uomo simbolo della battaglia contro il Terzo valico dei Giovi, anch’egli in gara per il premio dopo quarant’anni di battaglie a difesa dell’ambiente. La segnalazione di Brunetti era legata alla denuncia penale presentata nei suoi confronti dal Cociv e precisamente dal suo ex dirigente Michele Longo, il quale sosteneva che l’ex insegnante nel 2014 avrebbe fatto affermazioni in cui lasciava intendere che il Cociv e i suoi vertici si fossero resi responsabili di fatti di corruzione. Cosa che è regolarmente avvenuta un anno fa, quando i vertici del consorzio sono stati arrestati proprio per corruzione e altri gravi reati grazie a due inchieste che hanno anche fatto emergere la presenza della ‘ndrangheta nei cantieri. Da qui la decisione dei legali del Cociv di ritirare la denuncia, anche perché i signori in questione avrebbero dovuto deporre in aula ad Alessandria. “Mi sento onoratissimo – dice Brunetti – per essere stato inserito in questo gruppo di otto persone candidate al premio Luisa Minazzi. Non conosco la graduatoria, so solo che don Marco Ricci di Ercolano è stato indicato come ambientalista dell’anno per quanto ha fatto e sta facendo nell’area vesuviana. A lui ho donato un sacchetto di ghiande castelnovesi, raccolte ai piedi della grande farnia che don Bruno Bottallo ed io piantumammo nel 1993 nel giardino della canonica. Mi ha promesso che le collocherà nelle aree che alle pendici del Vesuvio sono state incenerite quest’estate da piromani malavitosi”. Un gesto di rinascita contro la devastazione, anche laggiù portata avanti dall’uomo.