Per anni la Policoop, gestore della casa di riposo di Lercaro, a Ovada, non ha mai chiesto di essere pagata per il servizio svolto così l’Ipab ha accumulato un maxi debito che ora rischia di portarlo al fallimento. Ammonta infatti a oltre un milione il buco nel bilancio, certificato dal commissario Giovanni Maria Ghè, nominato lo scorso anno dalla Regione dopo le dimissioni del consiglio di amministrazione guidato da Emanuele Rava, motivate proprio dalla sempre più difficile situazione finanziaria dell’ente dopo sette anni di mandato.

L’Ipab naviga da anni in cattive acque a causa anche della diminuzione del numero degli ospiti ma, come spiega lo stesso Ghè, qualcosa non ha funzionato nella gestione della struttura: “Il debito complessivo – spiega l’architetto – ammonta a un milione e 250 mila euro. La maggior parte fa riferimento a quanto la casa di risposo deve alla cooperativa Policoop, che ha gestito e gestisce finora i servizi. Per anni l’impresa non è stata pagata per motivi a me sconosciuti fino ad accumulare la cifre odierne. Curiosamente, la stessa non ha mai rivendicato questa somma nel tempo: lo ha fatto solo quando sono stato nominato commissario, su mia sollecitazione”.

Ghè è in carica da sei mesi ed è stato prorogato di recente fino al prossimo autunno dalla Regione per trovare una soluzione all’intricata matassa del Lercaro, per il quale il tecnico parla di “possibile fallimento. Purtroppo è una prospettiva che potrebbe concretizzarsi vista la pesante situazione. Non ho intenzione di chiedere ai Comuni soci dell’Ipab di ripianare il debito”. Dopo l’insediamento di Ghè il numero degli ospiti della casa di riposo, cruccio degli amministratori precedenti, “è salito da circa 50 a oltre 70 e il numero dei creditori è diminuito”, sottolinea il commissario, come a dire che se il toro fosse stato preso per le corna a tempo debito ora il Lercaro non sarebbe probabilmente ridotto così. L’unica soluzione che si prospetta all’orizzonte è il prossimo bando per assegnare la gestione della struttura: “Il vincitore, per salvare il Lercaro, dovrebbe farsi carico del debito”. Nell’ultimo Consiglio comunale a sollevare la questione è stato il consigliere di minoranza Giorgio Bricola: “Ho citato le cifre della relazione del commissario ma non ho ricevuto risposte dalla maggioranza”. Il sindaco Paolo Lantero dice: “Sul Lercaro abbiamo ereditato una situazione fallimentare ma ora c’è un gruppo di sindaci che sta lavorando bene. Ci sono diverse proposte fatte alla Regione, come la continuità assistenziale a valenza assistita”.