“Amarezza”. Con questa parola l’associazione Libarna Arteventi definisce lo stato d’animo dei suoi associati in merito alla cancellazione di due importanti eventi già in calendario da tempo a settembre avrebbero visto protagonisti nell’area archeologica di Libarna, a Serravalle Scrivia, il critico d’arte Vittorio Sgarbi con “I tesori d’Italia” e il giornalista narratore Federico Buffa, spettacoli inseriti nel calendario dell’Attraverso Festival che si sarebbero dovuti nell’anfiteatro. Come è noto, i due eventi sono stati per forza di cose trasferiti nel parco del castello di San Cristoforo a causa della ripicca messa in atto dal Comune di Serravalle Scrivia contro la Soprintendenza ai beni archeologici, “rea” di avere espresso un parere negativo sul progetto di raddoppio di via Roma. L’amministrazione comunale si è trovata contro anche la Regione poiché l’intervento, con l’abbattimento di alcuni edifici, stravolgerebbe, secondo i due enti, l’impianto medievale del centro storico. Nei confronti della Regione, il sindaco Alberto Carbone mercoledì in Consiglio comunale ha annunciato un ricorso gerarchico. Contro la Soprintendenza, invece, si è “vendicato” mettendo in mezzo Libarna, tema di cui in Consiglio non si neppure parlato. Carbone ha infatti ammesso, in precedenza, che di aver di fatto vietato di impiegare i dipendenti comunali nell’area archeologica (definita “casa d’altri”), senza i quali, evidentemente, certi eventi non possono essere allestiti.

Iudica Dameri, presidente di Libarna Arteventi

L’associazione ricorda che “in queste ultime settimane il sito archeologico di Libarna è stato al centro dell’attenzione non solo per le consuete manifestazioni che da alcuni anni stanno facendo rivivere l’area (l’ultima è proprio di poche settimane fa, con “Il futuro ha un cuore antico”, le rappresentazioni teatrali degli studenti dei licei che hanno avuto grande successo), ma anche per la rimodulazione di alcune iniziative (peraltro già condivise in fase di programmazione, come è di prassi, anche con l’Amministrazione Comunale di Serravalle Scrivia in virtù della convenzione, tuttora in atto con la Soprintendenza, per la valorizzazione del sito), ivi comprese quindi le due tappe di “Attraverso Festival” che a settembre avrebbero portato il critico d’arte Vittorio Sgarbi con “I tesori d’Italia” e il giornalista narratore Federico Buffa, spettacoli che si sarebbero dovuti tenere per la prima volta nella cornice straordinaria e unica dell’arena dell’anfiteatro”. Dal 2014 l’Associazione Libarna Arteventi, insieme alla Soprintendenza, ha iniziato ad occuparsi con passione e impegno della valorizzazione di Libarna, sito di interesse nazionale e di grande importanza per lo sviluppo turistico-culturale del nostro territorio, contribuendo alla pubblicazione della nuova guida e organizzando il primo percorso del gusto chiamato “Archeosapori”.

Alberto Carbone

“Successivamente – spiegano ancora dall’associazione – l’attività si è via via intensificata e sempre insieme alla Soprintendenza si è particolarmente concentrata sugli aspetti legati alla comunicazione (potenziata grazie alla realizzazione di due piattaforme digitali dedicate www.libarna.al.it e www.scoprilibarna.it, l’utilizzo di canali social e l’implementazione di un’applicazione per la visita virtuale), sulla progettazione e realizzazione degli eventi, ponendo le basi per la costruzione di un’eco-sistema di relazioni che hanno coinvolto soggetti culturali ed economici del territorio. Nel 2017 anche l’Associazione ha sottoscritto con la Soprintendenza una specifica convenzione per la valorizzazione dell’Area archeologica di Libarna, sicuramente uno strumento innovativo, ispirata alla Convenzione di Faro e che si rifà ai principi dell’eredità culturale con l’obiettivo di supportare le attività facendo crescere anche nelle comunità locali la consapevolezza dell’importanza del patrimonio storico-archeologico e il ruolo strategico di un impegno personale a collettivo”. Libarna è stata comunicata e declinata in diversi modi, alcune delle principali iniziative sono state: cicli di conferenze dall’alto valore scientifico, visite guidate a tema, attività didattiche per le scuole e le famiglie, rievocazioni storiche, concerti e spettacoli teatrali, percorsi del gusto sulla storia enogastronomica locale, gli appuntamenti con Attraverso Festival che lo scorso anno ha portato Neri Marcorè; inoltre sono state avviate collaborazioni con tour operator e organizzati press tour per la parte turistica. Se Pompei è – come è stata definita – “la più viva delle città morte”, anche Libarna è viva e lo dimostrano gli studi condotti dalle due università americane, la Texas Tech e Boise State, che stanno dimostrando come ci sia ancora molto da scoprire e da raccontare.

Libarna (Foto di Maurizio Ravera)

Libarna in questi anni si è strettamente legata al territorio e alle sue eccellenze culturali ed enogastronomiche, grazie anche alla collaborazione con il Consorzio tutela del Gavi (per due anni l’etichetta istituzionale è stata dedicata al sito archeologico con “Ambrosia di Libarna”). “Libarna – dicono ancora da Libarna Arteventi – non è solo il luogo dell’archeologia e della storia, ma luogo d’incontro e di contaminazione delle diverse facce della cultura, che trovano nell’archeologia una potente chiave di lettura e di comprensione delle caratteristiche peculiari di un territorio e delle sue costanti nel tempo. Libarna è, e deve essere, uno dei poli culturali della nostra Terra, humus per chi verrà, “riserva per l’inverno dello spirito”. Per quanto riguarda gli eventi “trasferiti” rimane solo l’amarezza dell’incompiuto e della mancata opportunità e occasione di visibilità, ma l’Associazione lavora, e continuerà a lavorare, per Libarna e per il suo territorio. L’appuntamento è a settembre con le Giornate Europee del Patrimonio con uno sguardo sereno già rivolto al 2020”.