“L’incuria è la causa delle frane cadute dalla collina del Forte”

Lo storico Armando Di Raimondo: “In un quadro del 1879 si vede il versante curato con i canaloni di scolo liberi da arbusti. Oggi non è più così"..

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Ecco com’era la collina del Forte 140 anni fa, in un quadro datato 1879, immagine pubblicata nel libro “Le pietre scritte del Forte di Gavi”, scritto da Italo Pucci e Armando Di Raimondo. Inevitabile il riferimento alle due ultime alluvioni che hanno visto il versante franare più volte sul centro abitato, con decine di case inagibili e di persone evacuate. “La collina – dice Di Raimondo – nel quadro appare ancora curata e “rasata”, i sentieri ben tracciati e i canaloni di scolo liberi da arbusti e da impedimenti di sorta. In basso si nota anche l’antica “Porta di Borgonovo” prospiciente il ponte sul Lemme, mentre una figura femminile è intenta a sciacquare i panni nel torrente. Un’immagine idilliaca e forse un po’ naif, di certo autentica nella sua sincerità nel documentare com’era ancora Gavi poco più di un secolo fa”. Gavi ovviamente non è più la stessa: “Le antiche porte di Gavi sono state tutte demolite e nessuno lava più i panni nel Lemme.

Come dimostrano ampiamente le tristi vicende dei giorni scorsi, la vegetazione non è stata più curata, i canaloni sono stati “intubati” e il dissesto idrogeologico ha nuovamente colpito l’abitato di Gavi. Eventi che in maniera drammatica hanno riportato alla memoria l’incuria nella quale versa la collina che sovrasta l’abitato. Infatti, interi costoni sono scesi a valle aprendo enormi ferite nell’antica “rocca” che sostiene il Forte di Gavi”. “Un Forte – ricorda Di Raimondo – già emarginato dalla burocrazia, dal disinteresse politico e da tristi polemiche, ora rischia anche di perdere la già labile connessione che lo univa al territorio sottostante. Per paradosso sembra quasi che l’antica Fortezza Genovese, con i suoi costoni franati, abbia voluto lanciare un drammatico appello e ricordare a tutti che esiste, quasi a voler scendere a valle stanca di essere dimenticata”. Domani, domenica 10 novembre, appuntamento nella sede della Croce Rossa, in via Bosio, per la costituzione del comitato Pro Gavi, che riunirà in particolare gli alluvionati.