La stazione di Ovada

La Regione come intende accogliere le richieste dei pendolari? Sono state ascoltate le loro associazioni, i comitati e le organizzazioni di categoria? Sono in essere studi costi – benefici per valutare concretamente la riapertura della linea?”. Sono le domande contenute nell’interrogazione presentata dal consigliere regionale Sean Sacco sulla linea ferroviaria Alessandria – Ovada, chiusa dal 2012 dalla Regione guidata dal presidente Roberto Cata (Lega) e mai riattivata. L’8 ottobre scorso a Predosa si è svolta una manifestazione organizzata da Legambiente e dai pendolari per chiedere la riapertura della tratta. Esattamente da dieci anni anni, ricorda Sacco, “il collegamento tra Ovada e Alessandria, sede anche dell’Università del Piemonte Orientale è gestito su gomma con autobus dal lunedì al sabato. Domenica e festivi non c’è collegamento e al sabato il servizio termina alle 15,30, lasciando tutto l’Ovadese isolato dal resto della Regione. Prima della sospensione chi viaggiava in treno impiegava 39 minuti; oggi con i bus il tempo si è allungato a 50 minuti”. L’Agenzia della Mobilità Piemontese, ricorda ancora Sacco, “ha effettuato nel 2017 uno studio specifico sulla tratta. Lo studio ha evidenziato che con la sospensione del servizio ferroviario il collegamento Alessandria-Ovada è garantito dalla linea bus 62 Alessandria-Predosa-Ovada gestita da Arfea e SAAMO. Il servizio non è cadenzato. Il tempo di percorrenza è di 50 minuti. Solo alcune corse fanno una deviazione per effettuare la fermata a Castellazzo Bormida con un tempo di percorrenza di 58 minuti.

Sean Sacco

Inoltre, il servizio si articola in modi differenti nei diversi giorni e periodi dell’anno. Nel periodo massimo, giorno feriale invernale, sono programmate 25 corse al giorno. Ad agosto ne sono previste 8. Occorre notare che non c’è servizio nei giorni festivi. La compensazione per effettuare i servizi della linea è stimabile in circa 355.000 euro all’anno, con una compensazione per i bus extraurbani pari a 1,43 € al chilometro. Ancora: la ripresa dei servizi viaggiatori sulla tratta Alessandria-Ovada non presenta criticità infrastrutturali, in quanto la linea continua ad essere utilizzata per il traffico merci. Infine: le potenzialità della linea sono maggiori ai dati del 2011, con linea ancora attiva, che riportano un carico medio di 342 pass/giorno. Infatti, sviluppando un servizio che possa garantire almeno 2 treni che in spola effettuano almeno 2 corse in ora di punta (mattutina e pomeridiana) più 4 corse intermedie (totale di 16 treni/giorno), si potrebbe di fatto ricollegare l’area e garantire un servizio pendolare efficiente che raggiungerebbe centinaia di viaggiatori”. Il consigliere sottolinea inoltre che, riferendosi allo studio, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di inserire la riattivazione delle linee sospese su tutto il territorio regionale attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR e che “la Regione ha già avviato il procedimento per riattivare le linee Casale – Mortara e Asti – Alba entro settembre 2023”.