Lupo: 14 branchi in tutta la Provincia di Alessandria, compresa la pianura.

Il dato emerge dal report sul lupo in Piemonte 2020/2021, coordinato sul territorio provinciale dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese.

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Sull’intero territorio provinciale i branchi di lupo sono 14. Il dato arriva dal report sul lupo in Piemonte 2020/2021, realizzato con il coordinamento del Centro di referenza Grandi Carnivori. Il precedente monitoraggio aveva permesso di stimare nel territorio provinciale dieci branchi di lupi, distribuiti sulla fascia appenninica, con alcuni esemplari in pianura. Ora il numero di branchi è in crescita ed è cambiata in parte la diffusione del predatore. I branchi sono per la maggior parte “distribuiti in maniera continuativa e pressoché omogenea lungo la fascia appenninica e collinare confinante, di cui diversi in condivisione con la Liguria. L’espansione della distribuzione della specie è confermata con la formazione di nuovi branchi in aree basso collinari e pianeggianti”. Lo sostengono le Aree protette dell’Appennino Piemontese, l’ente di Bosio che ha coordinato il network provinciale di monitoraggio del lupo, di cui fanno parte enti e associazioni. Il personale, tra il 1° ottobre 2020 e il 31 marzo 2021 ha individuato 58 transetti, cioè percorsi lungo i quali sono state raccolte le tracce del lupo, per un totale di 433 chilometri.

Lupi fotografati in pianura lungo l’Orba

Raccolti 875 escrementi di lupo, seguite 44 tracce su neve, rinvenute 13 carcasse di animali predati, cioè 12 ungulati selvatici e una una volpe. Sono state inoltre utilizzate 63 fototrappole che hanno permesso di certificare 714 eventi di avvistamenti di lupo. Il lupo ha interamente occupato il territorio appenninico: “La presenza di branchi adiacenti tra loro – sostengono dalle Aree protette dell’Appennino Piemontese – non permette la formazione di nuove unità riproduttive. Per questo i lupi in dispersione alla ricerca di nuovi territori in cui stabilirsi si orientano più frequentemente verso le zone di pianura, soprattutto laddove l’ambiente mantiene caratteristiche vicine alla naturalità, quali possono essere le aste fluviali, in cui trovare rifugio, e una generale disponibilità di prede, garantita essenzialmente dalla presenza di ungulati selvatici”. In tutto il Piemonte sono stati contati 68 branchi, dei quali 51 nell’area alpina. 10 sono transregionali, a cavallo cioè di due regioni. 9 branchi vivono infatti in parte anche in Liguria e uno anche in Valle d’Aosta.