Massimo Dapporto al Teatro Marenco con “Il delitto di via dell’Orsina”.

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Inizia al Marenco di Novi Ligure un ciclo di incontri di avvicinamento al teatro che prevedono reading di grandi testi di prosa, approfondimenti sulla Storia del teatro e analisi del dietro le quinte delle produzioni teatrali. Durante il primo, dei quattro incontri previsti, che si svolgerà giovedì 31 marzo alle  16.30 presso il ridotto del teatro si tratterà il tema La commedia brillante dell’800 francese, pochade e vaudeville. Alle 18.00 continuano le interviste con gli artisti a cura di Giulio Graglia. Entrambi gli eventi pomeridiani saranno gratuiti e contingentati. (E’ gradita prenotazione alla mail [email protected])

Alle 21.00 torna la stagione teatrale in collaborazione con Piemonte dal Vivo con lo spettacolo Il delitto di via dell’Orsina di Eugene-Marin Labiche, il “re del teatro da boulevard”, genere leggero e comico allestito in teatri parigini a gestione privata nel cuore dell’800, che presenta personaggi con tutte le manie, le pecche, i piccoli difetti e le grandi virtù della borghesia, la classe sociale a cui apparteneva l’autore. con Adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah che, con l’aiuto anche degli attori durante le prove, ha arricchito il testo originale introducendo nuovi personaggi, che hanno permesso di trattare i temi del confronto e dei diversi punti di vista generazionali sulle problematiche del tempo.

La scenografia è di Margherita Palli e il commento musicale del Maestro Alessandro Nidia. Gli attori, da Massimo Dapporto ad Antonello Fassari, Antonio Cornacchione a Susanna Marcomeni ad Andrea Soffiantini, hanno collaborato, inventando battute, scavando nell’anima dei personaggi, esprimendo volta a volta la personalità, l’umanità, la vis comica, la femminilità e l’esuberanza che caratterizzano le singole figure.

Nei testi teatrali – spiega Massimo Dapporto – ci sono personaggi che si ribellano all’autore che li ha creati e cercano rifugio nell’attore che li interpreta. Giorno dopo giorno, durante le prove ti fanno partecipe del loro carattere e ti sorprendono rivelando se stessi con una forza che a una prima lettura ti era sfuggita. Così è stato per il mio Oscar Zancopè”.

Per info: [email protected] 347 73 60 627 – www.teatroromualdomarenco.it