Ho incrociato Massimo Gramellini, più di un quarto di secolo fa, in una casa romana di cui non ricordo la faccia dei proprietari, ma quella di Gramellini si; esuberante, ironico, arguto, lo ricordo come una persona gentile. Era in compagnia di una ragazza molto elegante e raffinata, che poi è diventa sua moglie; Maria Laura Rodotà. Ma il matrimonio non durò.
Lo ritrovai all’alba del nuovo secolo quando da Milano mi trasferii in Val Borbera, valle amministrativamente piemontese, ma ligure in tutto e per tutto. In dubbio se buttarmi sul Secolo XIX o sulla Stampa, scelsi quest’ultimo quando scoprii il “Buongiorno” di Gramellini.
L’ho seguito un po’ anche su Rai 3 a “Che Tempo che fa”, la trasmissione di Fabio Fazio, ma secondo me si muove meglio sulla carta stampata. Anche con la narrativa ci va forte; “Fai bei sogni”, pubblicato nel 2012, è una sorta di romanzo con una forte impronta di autobiografia, dove la perdita è il nucleo del racconto. E “Avrò cura di te”, scritto con Chiara Gamberale, un romanzo fantastico in tutti i sensi…oltre 200 pagine, tempo di lettura: una serata, anche meno per chi va di fretta.
Per chi voglia incontrarlo, parlare con lui, fargli domande, sabato 5 agosto alle 18 sarà ospite in Piazza Vittoria a Cabella Ligure.