Mongiardino Ligure e il monumento a Giuseppe Romita

L’onorevole tortonese resta nei cuori della popolazione locale

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E’ stato riposizionato dall’amministrazione comunale di Mongiardino Ligure guidata dal sindaco Renato Freggiaro, con il supporto della cittadinanza, il monumento situato al valico di Costa Salata, dedicato all’onorevole Giuseppe Romita e distrutto dall’alluvione che ha pesantemente colpito la zona nel 2014.

Di dedicare il monumento a Giuseppe Romita, lo aveva deciso la giunta comunale nel 1967, allora amministrata dal sindaco Lino Cordone. Il motivo è la riconoscenza, come si legge nella delibera approvata il 12 luglio di quell’anno. “Vogliamo testimoniare gratitudine nei confronti dell’On.le Romita il cui interessamento per le nostre zone fu determinante per l’avvio del processo della loro rinascita economica e sociale”.

Il monumento lesionato nel 2014

Romita, originario di Tortona era nato il 7 gennaio 1887, di area socialista e repubblicano convinto, fu deputato dal 1919 sino al 1926 ,cioè fino a quando il governo di Mussolini sciolse  i partiti, instaurando il regime. Perseguitato dai fascisti, lottò tenacemente per restaurare la democrazia. Fu più volte arrestato e mandato al confino. Al termine del secondo conflitto mondiale, fu rieletto in parlamento e lui, ingegnere, ricoprì il ruolo di Ministro dei lavori pubblici in diversi governi fino al maggio del 1957. Perché allora funzionava così, sedevi su una poltrona se ne avevi le competenze.

Giuseppe Romita

E proprio in veste di ministro dei lavori pubblici, nell’agosto del 1956, Romita fece una visita in Val Borbera e in particolare a Mongiardino. Sindaco dell’epoca era Giovanni Biglieri, che accompagnò l’illustre ospite in un tour attraverso il territorio comunale e per farlo, fu utilizzato un fuoristrada perché non c’erano strade percorribili con auto normali.  Quando giunsero in località a Costa Salata e dopo aver toccato con mano la gravità dei problemi di comunicazione, Romita si impegnò formalmente per risolvere la spinosa situazione. Fu grazie ai suoi interventi a Roma, e a quelli del figlio Pier Luigi, che s’interessò delle opere avviate dal padre, dopo che questi morì il 15 marzo 1958, che la strada venne finanziata, e nel 1967 il collegamento con la provincia di Genova era diventato una realtà.