Un altro smacco per il sindaco Alberto Carbone. Già in questi anni il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria è finito nel dimenticatoio, nonostante le rassicurazioni del primo cittadino: a giugno Rfi ha smentito il possibile impiego dei fondi del Recovery fund annunciato da Carbone in Consiglio comunale. Ora tocca al museo della grappa, previsto nella ex distilleria Inga dove, con i soldi in arrivo dal Terzo valico, saranno abbattuti gli edifici e creato un parcheggio, oltre a un collegamento con la stazione ferroviaria attraverso un sottopasso: nulla sul resto. Nel 2019 Carbone aveva dato per certo il museo e spiegato di aver preso contatti “con gli eredi dello storico fondatore, Elio Inga, i quali mi hanno assicurato il loro contributo in termini di cimeli, soprattutto perché il museo porterà il nome della loro famiglia.

L’interno della ex Inga

Il museo della grappa – conclude il sindaco Carbone – sarà associato a quello di Libarna, diventando un’attrattiva turistica di spessore culturale e turistico”. Ora però la Provincia, che segue l’iter progettuale, lo smentisce: “Nel progetto non si parla di museo ma solo del parcheggio da realizzare nell’area da 18 mila metri quadrati e del sottopasso ferroviario -. dice Paolo Platania, dirigente provinciale – Inoltre, i tempi si potrebbero allungare per via delle difficoltà dovute al fallimento della società proprietaria dell’area. Se tutto andrà bene a fine anno ci sarà la gara d’appalto e i cantieri apriranno nel 2022”. Il sindaco preferisce non dare spiegazioni sull’assenza del museo nel progetto dell’ex Inga. Un’altra sfida lanciata da Carbone è il raddoppio di via Roma: nel 2018 era stato assicurato l’appalto dei lavori per l’anno successivo. L’iter autorizzativo sta ancora proseguendo.