Sfiora le 900 firme la petizione on line lanciata da una cittadina per chiedere al Comune di non far chiudere “La Dolcetteria”, la gelateria di piazza Caduti ad Arquata Scrivia, di cui è titolare Laura Patri, ritrovo per bambini e anche per la sua vicinanza al parco giochi. Il locale si trova su proprietà comunale e ora il Comune intende riqualificare l’intera piazza grazie ai fondi ottenuti dalla Regione. Il chiosco non è più previsto. La petizione, presente su change.org, sostiene che “la giunta comunale ha deciso di non rinnovare la concessione alla gelateria, di conseguenza l’attività dovrà chiudere e, la gelateria dovrà essere smantellata a spese dei proprietari. In questi anni, La Dolcetteria ha offerto vari servizi alla comunità diventando un punto di aggregazione. Una volta rimossa la gelateria…Dove andranno i nostri bambini a fare merenda? Dove andranno le famiglie nelle sere d’estate? Come faranno Laura e Marta (le titolari, ndr) senza un lavoro?”. In paese in tanti si dicono contrari alla chiusura e, oltre a firmare la petizione, hanno espresso la loro contrarietà tramite i social. Il sindaco, Alberto Basso, ha spiegato la posizione dell’amministrazione comunale su Facebook: “Il privato ha firmato nel 2010 una convenzione che consentiva per 8 anni di fruire del suolo pubblico su cui posizionare la gelateria in questione.

La Dolcetteria di piazza Caduti (foto da Facebook)

Al termine della convenzione, non tacitamente rinnovabile, il privato avrebbe dovuto liberare l’area e ripristinare lo stato dei luoghi. Nel 2019, a concessione scaduta, l’amministrazione ha comunicato alla titolare la volontà di partecipare ad un bando Regionale per la riqualificazione della Piazza Caduti (costo complessivo 540 mila euro) facendo presente che, nel caso si fosse ottenuto il contributo, il Comune avrebbe provveduto alla riqualificazione della piazza. L’amministrazione ha permesso di continuare l’attività a tutto il 2019 pur in presenza di convenzione scaduta”. Arquata è arrivata prima nella graduatoria del bando, ottenendo così i fondi regionali. Basso ha quindi chiesto di liberare l’area e proposto la possibilità dell’acquisto, da parte del Comune, della struttura per riposizionarla nel parco denominato Spazio Giovani. Secondo Basso, dieci giorni fa Laura Patri “ha comunicato telefonicamente di voler accettare la soluzione (fatte salve tutte le verifiche della congruità del prezzo richiesto, dei costi di smontaggio e ripristino e con le tempistiche della pubblica amministrazione)”. Il sindaco sostiene che il Comune “non può spendere una cifra così importante di denaro pubblico e realizzare una riqualificazione parziale, compromettendola con il mantenimento della struttura”. Il progetto, ha concluso Basso nel suo lungo post, “prevede infatti di riqualificare a norma una piazza utilizzata anche settimanalmente dal mercato cittadino, mantenendo i parcheggi esistenti, rifacendo e lastricando i due “viali” laterali e il lato ove è sistemato il monumento ai Caduti cui si intende dare maggiore dignità”.

Piazza Caduti (foto studio Balbi Rinaudo)

Laura Patri, una delle titolari, sempre su Fb, sostiene di aver “chiesto il rinnovo della concessione ad aprile 2019 con regolare domanda protocollata in comune, a cui nessuno ha dato risposta. Solo ora, a marzo 2020, dopo vari incontri è stata formalizzata la comunicazione che la mia richiesta di rinnovo non verrà accolta. A gennaio, durante il nostro primo incontro il sindaco ci ha mostrato il progetto, approvato dalla Regione, per la ristrutturazione della piazza. Nel suddetto progetto, che comprendeva anche la nostra casetta, nulla suggeriva uno spostamento della stessa, dato che l’architetto artefice del progetto stesso non lo aveva ritenuto necessario ai fini della ristrutturazione, d’altra parte il progetto è stato anche approvato dai tecnici della Regione. Il sindaco ha fatto presente la necessità di smontare la struttura per ripiastrellare la piazza e riposizionare poi la casetta nello stesso posto.
Non avendo altra scelta avremmo accettato, ma lui si è riservato di chiedere nuovamente il parere della giunta. Al nostro secondo incontro ci è stato comunicato, solo verbalmente, che la giunta e tutto il consiglio avevano deciso di farci togliere definitamente non rinnovando la concessione, solo per un fattore estetico”. L’imprenditrice sostiene inoltre che la proposta di acquistare la casetta e spostarla al parco giovani è stata fatta solo per via telefonica dal sindaco stesso e mai ufficializzata dal Comune.

LA PRECISAZIONE DEL SINDACO, ALBERTO BASSO:

Alberto Basso, sindaco di Arquata Scrivia

“Nel 2010 viene stipulata convenzione con il privato per il posizionamento di un prefabbricato in prossimità del parco giochi in Piazza dei Caduti, convenzione con scadenza ben nota a tutte le parti avendo dato proprio all’atto carattere di temporaneità in 8 anni. Allo scadere degli otto anni l’Amministrazione comunica alla titolare l’intenzione di riqualificare Piazza Caduti attraverso un bando regionale, riqualificazione necessaria in quanto la riqualificazione non è soltanto una “piastrellatura” ma è una messa a norma dell’area mercatale dove verranno create in tutta la piazza pozzetti con scarichi, approvvigionamento idrico ed elettrico oltre che a rendere più sicure le due vie laterali che collegano Via Libarna al Viale della Rimembranza. Per partecipare al bando regionale potevamo seguire due strade: revocare la convenzione con la gelateria e presentare un progetto di piazza senza gelateria, con il rischio di non vincere il bando, ma fermare comunque l’attività o presentare un progetto con la gelateria presente ed attendere l’esito del bando per non rinnovare la convenzione in caso di esito positivo, o lasciare le cose come stavano in caso di esito negativo. Avendo avuto comunicazione dell’esito del bando, nel gennaio il sottoscritto nel suo primo incontro con i titolari comunica loro che Arquata si è classificata prima e ha ottenuto il finanziamento e che di conseguenza dovranno procedere alla rimozione della struttura. In quell’incontro l’Amministrazione ha fatto loro alcune ipotesi per lo spostamento, ma ci terrei a precisare che non erano le uniche accettabili dal Comune, ma solamente alcuni esempi, lasciando loro la possibilità di proporre altre location dove potersi posizionare. Nel nostro secondo incontro ci viene detto che l’unico posto dove loro possono lavorare è Piazza Caduti e che non esiste nessun altro luogo dove potersi spostare. Da qui la nostra ulteriore proposta, per ridurre gli oneri a carico della proprietà, di poter valutare l’acquisto della struttura per una sua futura riconversione all’interno del parco “Spazio Giovani”  in un noleggio biciclette e mtb: solo alcuni giorni fa la titolare, con una telefonata, mi informava che sarebbe stata disposta alla vendita e mi comunicava anche l’importo richiesto.
Ad oggi stavamo facendo verifiche con il Segretario Comunale e il Responsabile dei lavori pubblici sulla fattibilità dello spostamento della struttura e appena avuto la certezza avrei contattato, come ho fatto finora telefonicamente, la titolare; oggi però scopro che per lei le cose dette a voce non valgono nulla e quindi ho provveduto a richiederle ufficialmente la volontà di vendere”.