Nessun inquinamento ambientale dopo l’incendio alla raffineria Eni

L'Arpa ha fornito l'esito delle analisi sulla qualità dell'aria dopo l'incidente a Sannazzaro de' Burgondi

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Non rilevano inquinanti nell’aria gli esiti delle analisi effettuate in diversi punti del territorio tortonese dopo il secondo incendio avvenuto il 5 febbraio alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, in provincia di Pavia, ma il dipartimento Arpa di Alessandria darà il via alla caratterizzazione specifica del terreno nell’area più vicina alla raffineria, e quindi potenzialmente più a rischio di ricadute in caso di incidenti, per valutare ciò che eventualmente è precipitato al suolo.
I tecnici Arpa, che avevano fatto i primi prelievi subito dopo l’incidente, hanno poi continuato a controllare la qualità dell’aria nel territorio piemontese potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio.

«I risultati – spiegano dal Comune – non rilevano presenze specifiche di inquinanti riconducibili alla combustione di prodotti petroliferi, né evidenziano sostanze inquinanti in concentrazioni significativamente differenti rispetto al fondo ambientale di quest’area».
Le precipitazioni atmosferiche e l’andamento dei venti presenti nella giornata del 5 febbraio, anche se deboli, hanno fatto sì che la ricaduta dei fumi abbia interessato i territori lombardi ad ovest della raffineria.
«I risultati delle analisi effettuate da Arpa hanno confermato che l’incendio sprigionatosi alla raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi a inizio febbraio, non ha avuto ripercussioni sui Comuni tortonesi – dice l’assessore all’Ambiente Davide Fara -.

A fronte dei ravvicinati incidenti, uno a dicembre e quest’ultimo a febbraio, resta comunque sempre alta l’attenzione e costante il confronto con Eni. Condivido la scelta del dipartimento Arpa di Alessandria, in linea anche con quanto emerso nella competente commissione consiliare Ambiente, di effettuare una caratterizzazione specifica del fondo ambientale della nostra zona, perché può rappresentare un utile strumento di cui disporre a tutela della salvaguardia dei cittadini».