I soldi del Terzo valico non verranno più impiegati per la strada delle Colombare ma per sistemare l’incrocio in uscita dalla galleria Monte Croce dei Rossi verso Carrosio. Lo ha deciso il Comune di Gavi cancellando una decisione delle amministrazioni targate Albano che aveva suscitato dubbi e contestazioni. I soldi in questione corrispondono a una quota del milione di euro arrivato a fine 2018 grazie all’accordo tra il Comune, Rfi e l’allora commissario del Terzo valico, Iolanda Romano. A ognuno degli undici Comuni interessati dai lavori della linea ferroviaria toccava questa somma, in attesa dei successivi 49 milioni per i quali l’intesa è arrivata nei giorni scorsi. Le amministrazioni guidate da Nicoletta Albano avevano deciso di spendere la somma per tre interventi: la sistemazione del piazzale della ex cava di via Bertelli, la costruzione di una rotonda all’incrocio del centro commerciale di Valle, lungo la strada provinciale 161 e per asfaltare la strada comunale delle Colombare, che conduce ad Arquata. Albano era diventata una paladina in particolare di quest’ultimo progetto, sostenendolo in ogni sede, oltre che in Consiglio comunale.

Villa Torlonia e la strada delle Colombare

La motivazione ufficiale all’inizio era che la strada poteva essere un’alternativa alla 161 con la chiusura della galleria della Crenna, ipotesi avversata da Arquata poiché tutto il traffico tra Val Lemme e Valle Scrivia sarebbe passato nella frazione arquatese di Moriassi, sconvolta dai cantieri del Terzo valico. Alla fine l’alternativa venne individuata dalla Provincia in Salita Crenna ma Gavi tenne duro sulle Colombare. Guarda caso, a Villa Torlonia, storico edificio situato lungo la strada, era previsto dal piano regolatore un villaggio turistico-residenziale da parte della società Clore di Tortona, in parte bocciato dalla Regione una decina di anni fa per via della cementificazione prevista a danno del bosco e del paesaggio. Il progetto, ridotto nel numero di villette previsto, è rimasto però sul tavolo delle amministrazioni guidate dalla Albano. Ora, l’amministrazione guidata da Carlo Massa ha deciso di destinare la quota prevista per le Colombare (400 mila euro) all’incrocio di località Maddalena. Nel 2000, all’inaugurazione della galleria, apparve subito chiaro che il crocevia sarebbe stato pericoloso per la sua conformazione, tanto da essere soprannominato “incrocio Bartezzaghi”, dal nome dell’autore dei cruciverba. “Abbiamo coinvolto la Provincia – spiega Valerio Alfonso, vicesindaco – per rivedere quell’incrocio, nel quale si rischia sempre il caos, soprattutto con i mezzi pesanti. Si deve tener conto della distanza della futura rotonda dal Lemme ma l’incrocio va rifatto”. Confermata ovviamente la rotonda in località Valle (300 mila euro), gli altri fondi saranno destinati al piazzale di fronte al centro sportivo di via Bosio, mai asfaltato e in condizioni disastrose, anziché nel piazzale della ex cava, dove il Comune punta a costruire un parcheggio multipiano con una quota dei 49 milioni. La scadenza iniziale per concludere i lavori dei progetti finanziati con il milione di euro era il luglio 2021 ma a causa del Covid tutto è stato rinviato.