Assemblea straordinaria dei dipendenti della Kme di Serravalle, alla Camera del Lavoro di Novi. I sindacalisti Fiom, Angelo Paternò e Fabio Arata, hanno prospettato perplessità sui 2 piani industriali presentati dall’azienda. “In stabilimento arriva poca materia prima – hanno spiegato – non in grado di soddisfare la produzione ferma al 50% che non garantisce il futuro dei 420 lavoratori dei 2 rami d’azienda, Brass (ottone) e Cupori (rame), oggi sottoposti al contratto di solidarietà che scadrà nel settembre 2018. Le giornate di solidarietà sono aumentate. Oggi alcuni dipendenti restano a casa anche 15 giorni al mese. Oltre a ciò segnaliamo anche la crisi dell’indotto”-. I bassi volumi produttivi inducono al pessimismo. I sindacati temono il ritorno degli esuberi (circa 70 indicati nel 2015) e apriranno contrattazioni sulla volontarietà del lavoratore al prepensionamento o ad accettare incentivi economici per lasciare il lavoro dal 2018.
I primi a pagarne le conseguenze, fin da ora per quanto riguarda l’indotto, sono i 10 dipendenti della mensa interna “Pellegrini” che subiranno la diminuzione di orario.