Ogni luogo del mondo ha una parola per indicare il “racconto”. Il racconto è un’arte. Durante il racconto, l’affabulatore vive le immagini, i colori, i sapori, gli odori. E’ quello che succede nello spettacolo di Alessio Di Modica, attore, scrittore, autore teatrale, ma soprattutto narratore. Alessio Di Modica racconta la vita, le sue storie sono storie spesso raccolte in strada, recuperando le antiche memorie affinché non vadano perdute.

La locandina della piece teatrale

Lui, che arriva dalla Sicilia, la narrazione la chiama “cuntu”.  Ed è con questa affascinante tecnica oratoria che Di Modica interpreta una storia; in realtà dovrebbero essere due storie, ma poi ascoltandole con il cuore, sono così intrecciate  che diventa un solo incredibile straordinario racconto. “Ossa – dal racconto popolare dell’osso che canta, alla storia di Placido Rizzotto”, andrà in scena oggi, giovedì  6 luglio alle 17.30 nel Cortile del Museo Diocesano di Tortona . Ne primo “cunto” Di Modica narra, la fiaba dell’osso che canta, un classico dei racconti legati al mondo della pastorizia e di cui ogni paese dal nord Europa all’Africa ha la sua versione. I temi principali sono il tradimento e la memoria; un fratello ammazza l’altro e tenta di nascondere il suo crimine, ma la memoria del delitto ritorna attraverso le note di un flauto creato con un osso del  fratello morto, che quando viene suonato “canta” la verità.

Ma questa fiaba somiglia tanto a una storia vera, alla storia di Placido Rizzotto: sindacalista siciliano che animò il movimento di occupazione delle terre a Corleone dando vita alla prima forma di antimafia sociale del dopoguerra che in embrione cominciava a muoversi per tutta l’isola. Rizzotto fu ammazzato dalla mafia e poi fatto sparire nel tentativo dei suoi assassini di occultare il corpo e far scordare l’uomo e l’operato fino a offuscarne il ricordo. Ma le sue ossa ritrovate in una foiba canteranno e riusciranno a far vincere la memoria sulla dimenticanza. Le due storie vengono cuntate con uno stile narrativo semplice e asciutto, uno stile popolare tra la ricostruzione storica e il fiabesco, dove il vero e l’immaginario si sovrappongono indissolubilmente.

Lo spettacolo è organizzato dal  presidio “Piersanti Mattarella” di Libera Tortona e dal Circolo del Cinema (film & video), in collaborazione con la Diocesi di Tortona e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. In occasione dell’evento sarà possibile  visitare il Museo della Diocesi in Via del Seminario 5 , aperto dalle ore 16 fino all’inizio dello spettacolo.