I lavori del centro di documentazione della Benedicta partiranno entro poche settimane. Lo ha annunciato don Gian Piero Armano, presidente dell’associazione Memoria della Benedicta ieri mattina, fra i ruderi della cascina fatta saltare in aria dai nazifascisti dopo il rastrellamento della Pasqua del 1944.
La commemorazione del 73° anniversario dell’eccidio di 150 partigiani è stata come sempre emozionante, ma l’attenzione di molti, inevitabilmente, è stata rivolta anche quest’anno al cantiere del centro di documentazione, proprio accanto a quel che resta dell’edificio simbolo della Resistenza sul nostro Appennino.
La struttura, prevista da una legge regionale del 2003, promossa dall’allora consigliere regionale Rocchino Muliere, è incompleta da anni, perché non ci sono i soldi per terminarla. Nei 412 metri quadrati di superficie complessiva il progetto prevede: uno spazio espositivo, una sala riunioni, un ufficio con archivio e zona servizi, oltre a una reception e una sala conferenze, con 95 posti. L’idea è creare un luogo di accoglienza soprattutto per le scuole.
Soltanto a cantiere avviato, Regione e Provincia hanno scoperto che i fondi a disposizione, non erano sufficienti.
La prima fase dei lavori è iniziata nel 2011, valore 750 mila euro, ma l’impresa Csg di Genova, non ha minimamente rispettato né i tempi, né le modalità, tanto che la Provincia ne ha revocato il mandato. Da qui un nuovo stop.
Successivamente, la seconda azienda classificata nella gara d’appalto, ha concluso lo “scheletro” dell’edificio, ma per terminare i lavori e rendere il centro di documentazione utilizzabile, mancavano ancora circa 670 mila euro.
La Regione ha reso disponibili 250 mila euro già stanziati nel 2015 e la Provincia ha scovato nel suo magro bilancio 200 mila euro. Con questa somma, seppure inferiore a quanto previsto all’inizio, si procederà ad assegnare il secondo lotto.
“Grazie alla collaborazione tra Provincia e Regione – ha detto ieri mattina don Armano dal palco della Benedicta – il cantiere partirà entro poche settimane e i lavori termineranno nel 2018”.