Ancora incertezze sul futuro dei lavoratori della Pernigotti dopo il tavolo al Mise, a Roma, che si è concluso poco fa. La proprietà ha annunciato la cessione della rete commerciale e del marchio del comparto gelati al gruppo Optima, reso noto ieri, martedì 1° ottobre, ma non ha ancora un piano industriale da sottoporre al sindacato per pianificare la produzione di cioccolato, torrone e anche gelato, quest’ultimo per conto di Optima. “Ci rivedremo al Mise fra tre settimane – spiega Tiziano Crocco, sindacalista della Uila Uil, presente a Roma con le altre sigle sindacali provinciali – poiché i dati forniti sono ancora troppo incerti. La Pernigotti non ha saputo fornire certezze sul pano sociale, sul numero dei lavoratori che impiegherà e su eventuali esuberi, per cui il ministero ha preso atto e rinviato il tavolo”. L’unica certezza dovrebbe riguardare che l’intera produzione sarà a Novi ma ci sono ancora interrogativi, per l’appunto, sui posti di lavoro. Domani, giovedì 3 ottobre, assemblea dei lavoratori in fabbrica.

Secondo la Pernigotti, il tavolo tenutosi oggi al Mise “è stato interessante, ne abbiamo tratto tanti spunti che possono essere poi ovviamente parte di un piano”. Il direttore finanziario di Pernigotti, Pierluigi Colombi, “esprime grande soddisfazione per l’accordo raggiunto con il principale player mondiale dei preparati per gelato (si riferisce a Optima a cui verrà ceduta solo la divisione Ice&Pastry ndr)”. Pernigotti può dirsi soddisfatta “di aver potuto dare continuità a un marchio storico nei preparati per gelato, che ha una forte identità presso il canale b2b e che può quindi garantire al ramo d’azienda continuità, futuro e prosperità“. Le risorse che arriveranno da questa operazione “sono sicuramente importanti per noi, ci danno la possibilità di fare un piano di riorganizzazione e di efficientamento di quello che è lo stabilimento di Novi Ligure, dove Pernigotti intende lasciare la sua produzione“, ha concluso.