Una ferita per la città e per il territorio”, così il vescovo di Tortona, Vittorio Viola, ha definito la vicenda della Pernigotti di Novi Ligure ai microfoni di Radio Vaticana. “La sofferenza maggiore è nel vedere la distanza dai lavoratori e dalle loro famiglie. E’ una malattia dell’economia – ha spiegato Monsignor Viola – che provoca la trasformazione degli imprenditori in speculatori. Viene posto più interesse per il marchio che per le persone coinvolte. Questa è un’economia che considera il profitto più importante delle persone e quando il denaro governa invece di servire, le conseguenze non possono che essere gravi“. “Ci eravamo accorti di una crescente distanza tra la proprietà e il territorio, ma oggi ci hanno messo di fronte a decisioni già prese senza dialogo. Spero che il tavolo del 15 novembre – ha concluso il vescovo tortonese – possa portare a qualche risultato, ma purtroppo la trattativa sembra già conclusa“.

Il vescovo Vittorio Viola

Il riferimento è all’incontro di giovedì a Roma al ministero dello Sviluppo economico, convocato dal ministro Luigi Di Maio per tentare di avviare la trattativa che per il vescovo avrebbe poche speranze. Il gruppo turco Toksoz è sulla difensiva: ha già precisato che non intende trasferire la produzione all’estero e, dopo aver annunciato l’assenza al tavolo ministeriale ai sindacati, ha fatto marcia indietro dopo un incontro con il prefetto Antonio Apruzzese. Oggi alle 15,30 la messa nel cortile della fabbrica con gli operai, le loro famiglie e tanti novesi: sarà celebrata da don Livio Vercesi. ieri ai cancelli della Pernigotti sono arrivati la senatrice Susy Matrisciano e l’europarlamentare Tiziana Beghin (M5s).

“Abbiamo portato tutta la nostra solidarietà – dicono le due esponenti dei 5 stelle insieme al consigliere comunale Fabrizio Gallo – e ribadito che gli operai non verranno lasciati soli. Abbiamo ascoltato con attenzione tutto quanto é stato detto, preoccupazioni, problemi, suggerimenti, speranze. Da subito ci siamo attivati e messi a disposizione per l’apertura del tavolo di crisi nazionale che si terrà il 15 novembre dove ribadiremo che Pernigotti é un marchio che fa parte della storia industriale Italiana, é legato in modo indissolubile a Novi Ligure e la sua storia e non é pensabile che questo connubio possa venire a mancare”. Nel pomeriggio presente il deputato della Lega Riccardo Molinari.