Ovada, via Gramsci

Senza una perizia dei tecnici non si può dire se l’erosione stradale in via Gramsci in prossimità del ponte sullo Stura sia causata dal flusso eccessivo di mezzi pesanti, ma per non peggiorare il danno tutti i mezzi dovranno allontanarsi dalla corsia danneggiata, al fine di non peggiorare la situazione. E’ imminente l’installazione di un semaforo, che regolerà la circolazione a senso unico alternato. “L’Enel sta disponendo il contatore – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Sergio Capello – non basta proteggere la parte di asfalto interessata, è necessario prevenire ulteriori criticità, perché la riparazione richiederà tempi e costi notevoli”.

Si parla di mesi e circa 200 mila euro per intervenire all’origine dell’anomalia, che si è verificata all’inizio del 2018. Il Comune ha immediatamente attivato la procedura per affidare i lavori di pulizia della scarpata sullo Stura, in modo da renderla accessibile ai tecnici per osservare i basamenti. Dopo l’apertura delle buste, la centrale di committenza della Provincia ha un mese di tempo per eseguire le verifiche e il termine è ormai in scadenza. Ci vorranno settimane per pulire e rimuovere la boscaglia ai piedi del ponte. A quel punto ingegneri e geologi potranno avvicinarsi al muro e andare all’origine del cedimento, il Comune aprirà un’altra procedura per affidare la progettazione della messa in sicurezza. Anche se il danno sembra riguardare solo uno di 29 settori del ponte, la situazione è complessa.

“Ogni passo avanti è vincolato dalla burocrazia – dice l’assessore Capello con l’amarezza delle attese forzate –nel frattempo i camion passeranno nella corsia interna, a filo del muro del vecchio ospedale”.

Il sindaco Paolo Lantero ha già emesso divieto di transito degli autocarri di portata complessiva a pieno carico superiore a 44 tonnellate in via Gramsci e di riflesso anche in via Lung’Orba, le due arterie, che assorbono il flusso di mezzi in circolazione tra il casello A26 e le zone industriali dei comuni limitrofi.