“Raddoppiare via Roma non serve: il traffico resterà in paese”.

Roberto Canuto dovrà chiudere per dieci anni la sua osteria, I tre scalini, per via degli abbattimenti previsti. “Un cantiere lungo un decennio vuol dire far morire il centro storico”, dice.

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Via Roma a Serravalle

Il raddoppio di via Roma non risolve nulla: il traffico resterà in paese”. Roberto Canuto è titolare dell’osteria I tre scalini di via Berthoud, a Serravalle Scrivia. La sua è una delle poche attività del centro storico e se il progetto viabilistico sostenuto dalla maggioranza consiliare andrà in porto il suo locale dovrà sparire, almeno per dieci anni, il tempo previsto per chiudere cantieri. Il palazzo dove dal 1984 si trova I tre scalini è fra quelli da abbattere e che se verrà ricostruito avrà molto meno spazio a disposizione.

“Non ci sono ancora i privati – spiega Canuto – interessati a investire nella ricostruzione. Non solo: dieci anni di cantiere vuol direttamente far morire definitivamente il centro storico”. La soluzione viabilistica, per Canuto, doveva essere la circonvallazione, “che avrebbe tolto il traffico dal paese”. L’amministrazione Carbone invece punta a spostare il traffico su via Roma nel tratto tra piazza Caduti e Porta Genova, raddoppiando la strada, per pedonalizzare il tratto parallelo di via Berthoud e far rivivere il centro storico. Un’operazione da 18 milioni di euro, finanziata per 12 milioni dai fondi del Terzo valico. Il resto dovrebbero metterlo i privati.